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“IN GUERRA LA VERITA’ E’ LA PRIMA VITTIMA”

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libia_bombardamentiL’uomo ammise di discendere dalla bestia, affrettandosi a provarlo immediatamente con una guerra bestiale”.

Queste le parole di Fulton J. Sheen, con le quali l’arcivescovo statunitense concordava apparentemente con il celeberrimo Darwin, eppure chiunque, di qualsiasi religione, potrebbe vedere il sarcasmo in questa frase, l’ironia rivestita di amarezza, spoglia di leziosi intenti moralistici, l’ironia di una persona vissuta in un Paese che si autodefinisce CIVILE, e in quanto tale non dovrebbe accettare che l’esistenza dei cittadini in esso WWFpiuttosto che in un’altra qualunque parte del mondo possa dipendere dalla legge del più forte, e dovrebbe anzi tutelare il più debole e bisognoso.

Lo sanno bene WWF e Legambiente, che da anni lottano contro la brutalità di tale ciclo della natura che è stato prepotentemente esacerbato dall’uomo, dimentico della vera essenza della sua discendenza animale, che pure nei fatti si dimostra tuttora ancorato a quel patrimonio genetico, e che, per bizzarro arbitrio del destino, si trova a nascere dalla parte dei potenti o degli oppressi, a comportarsi da bestia o a venir trattato come tallegambiente-lgioia-ogoe.

Ma gli interventi delle due organizzazioni ambientaliste sono ben lungi dal voler sottolineare il bisogno di tutelare coloro che il peso della piramide sociale, tutta sulle loro spalle, rischia di schiacciare in quanto semplici esponenti della categoria animale, tanto più che i civili vittime delle vessazioni sono tutt’altro che una specie in via d’estinzione, come hanno provveduto a ricordarci Dino D’Ippolito e Vincenzo Capozzi, rispettivamente presidente del WWF Gioia e esponente di Legambiente per Gioia del Colle, giunti presso il Liceo Classico “Publio Virgilio Marone” di Gioia del Colle, in occasione dell’assemblea d’Istituto indetta per gli studenti.

liceo-classico-repE a noi, che lasciamo che il privilegio di questa e di tutte le libertà vissute ci scivolino addosso, i due giovani hanno presentato la tragica situazione di quanti tale beneficio non lo conoscono più da tempo, e la cui ribellione è stata oggi trasformata ai nostri occhi in un CIRCO mediatico nella sua accezione più letterale, dipingente i disordini negli Stati nordafricani (soggetti per decenni a dittatura) come a un brutale scontro di belve feroci, mentre sempre più spesso scene di rivolte sanguinolente stigmatizzano l’esasperazione di maghrebini tunisini ed egiziani nella loro patria o rifugiati nel nostro Paese.

de-carlo-mariaMaria Cristina De Carlo, segretaria dell’associazione Arci Lebowski di Gioia del Colle, ha sottolineato tale tendenza da parte di televisioni e giornali, proponendo come spaccato di vissuto alternativo a quello esposto da tali canali di comunicazione un video relativo alla manifestazione pacifica tenutasi a Manduria sabato 2 Aprile al CAI (Centro di Accoglienza ed idenImmigrati_manduriatificazione), e nel corso della quale centinaia di tunisini hanno, secondo la stampa ufficiale, rotto i cancelli e preso parte alle grida degli oltre 2000 dimostranti che reclamavano libertà.

La ragazza, testimone in prima persona dell’avvenimento, ci ha spiegato come i battenti fossero stati in realtà poi aperti dalle forze dell’ordine (benché ancora una volta la cattiva informazione abbia trionfato sulla verità dei fatti) accompagnando la proiezione con un’implicita denuncia ai “CIVILISSIMI” governi che hanno steso la loro ala protettiva su tali zone più per interesse legato al petrolio che connesso alla preoccupazione per il benessere degli “ultimi” tra gli abitanti della culla del genere umano e della nostra (ipotetica) evoluzione.

arci_logo_gioiaIn pochi, come noi, attraverso la promozione da parte della scuola di ogni forma di cultura, ci rendiamo conto delle infinite declinazioni dell’oggettività delle vicende che si consumano non lontane da casa.

Ma la speranza che muove associazioni come il Circolo Arci Lebowski, Emergency, Presidio Libera Gioia, WWF e Legambiente a promuovere una campagna contro la guerra, con l’adesione di organizzazioni quali Liberate Lucignolo, Progetto Eurasia, Hinterland Gioia del Colle, Rete della Conoscenza e Nidil Gioia del Colle, è quella che tutti noi possiamo aprire gli occhi sulla tragicità del momento, e fare appello alle coscienze di ciascuno, ché il libero pensiero è l’unica cosa che non ci può esser tolta, che ci distingue dagli animali, e per la quale dobbiamo lottare, ma in modo pacifico, per preservare vite preziose quanto per restituire alla storia il suo diritto alla consapevolezza: come scriveva Eschilo, “In guerra, la verità è la prima vittima”… la nostra umanità la seconda.

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