Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Attualità

MONTURSI, FESTA ROVINATA DALLA PIOGGIA -foto-

montursi-1-maggio-pp

montursi-festa-1-maggioPeccato, la pioggia rovina la festa di San Giuseppe Artigiano, che come ogni 1° maggio si tiene a Montursi. Ricorrenza voluta dall’allora arciprete di Gioia del Colle, don Franco Di Maggio, per impattare la festa del lavoro organizzata in città dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

Momento di festa, quello organizzato dal clero gioiese, non per un puro spirito di rivalsa nei confronti dell’evento laico voluto dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, ma essenzialmente per dare a questa celebrazione un significato montursi-chiesa-s.-giuseppereligioso-cristiano. Non a caso nei primi anni di questa festa, gli artigiani che facevano capo all’ACAI (Associazione Cristiana Artigiani Italiani) festeggiavano il loro tesseramento. In pratica, così facendo, si dette corpo al “Patrocinio di San Giuseppe” istituito da Papa Pio IX, festa che ricorreva nella terza Domenica dopo Pasqua.

Rito che in questi 52 anni si è arricchito sempre più, grazie al fatto che nel 1959 fu eretta per volontà dell’Arcipretura gioiese nell’agro di Montursi la chiesa dedicata a San Giuseppe Lavoratore, consacrata all’epoca dall’Arcivescovo della diocesi Bari-Bitonto Mons. Enrico Nicodemo.montursi-pic-nic

Piccolo santuario dove veniva traslata la piccola immagine del Santo che per anni era stata custodita all’interno di Santa Maria Maggiore, ossia la Chiesa madre di Gioia del Colle. Simulacro che in virtù di un sopraggiunto ordinamento canonico a proposito dei Sacri Riti e delle manifestazioni esterne di culto (che cancellava la suggestiva processione) è rimasto perennemente collocato sull’altare di questa piccola e suggestiva chiesa campestre.

Chiesa in cui ogni anno viene officiata la solenne celebrazione montursi-pinetaEucaristica, sul cui sagrato si tiene anche la rituale benedizione dei prodotti della terra, degli attrezzi agricoli e degli animali. Manifestazione religiosa che prima della costruzione della piccola chiesa si svolgeva nei pressi di una edicola rupestre di questo borgo ameno.

Tuttavia al sacro si univa anche la cosiddetta festa laica, con l’immancabile picnic, ora reso più comodo grazie al fatto che da diversi anni questo luogo ameno gioiese, oltre ad essere stato arricchito da panche all’interno della pineta, conta su un buon numero di punti di ristoro, che si uniscono ai tanti allestiti per l’occasione.

Un particolare ringraziamento a Mario Di Giuseppe per aver contribuito con i suoi realistici e immancabili scatti fotografici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *