“BIBLIOVAGANDO CON… ULISSE” – L’APPRODO FINALE
L‘approdo finale di un affascinante percorso progettuale durato tre anni: “Bibliovagando con… Ulisse”, è affidato alla docente Sara Lanzieri e ai suoi alunni di 2a C, che si esibiranno il 24 maggio, alle ore 17.00, nel chiostro di Palazzo San Domenico.
“Questa volta il viaggio sarà particolarmente “gustoso” e ricco di sorprese – afferma la docente – in quanto si inserisce in un più ampio percorso didattico di Educazione Alimentare e trova forti agganci con la realtà produttiva per antonomasia del nostro paese: il latte e la produzione di mozzarelle”.
Una “Odissea” vissuta “verticalmente e in continuità” che ha portato in scena il 16 dicembre, nell’Auditorium del Liceo R. Canudo le classi terza D e G della Carano, le classi terza A e B di Antonietta Losito e quinta A e B di Isabella Ammaturo della Mazzini, e le prime B e C dell’I.T.I.S Galilei, in una vera e propria “co-produzione” di “continuità” dei rispettivi dirigenti: Giovanni Stano, Carlo Giovanni D’Addabbo e Giacomo Mondelli.
Il 30 marzo il Rossini ospitò gli alunni di quarta A e B del I Circolo. Ad aiutarli nell’interpretare e narrare le vicende raccontate ne’“L’Odissea” di Nadia Vittori, le loro docenti Michelina Girardi e Vanna Vavallo.
Il 18 aprile, nell’Aula magna della Mazzini, i riflettori sono stati puntati sui più piccini, ovvero gli alunni di 1a B guidati nei tempestosi mari dell’apprendimento dalla maestra Marta De Bellis, un vero “vulcano” di entusiasmo che attraverso la storia di Ulisse ha accompagnato i suoi bimbi in un fantastico viaggio nell’inconscio, alla ricerca di strategie vincenti per sconfiggere inconfessabili paure e dar voce ai sogni.
“Ulisse – afferma Antonietta Losito, docente delle classi terza A e terza B della Mazzini – è stato una guida, un compagno di viaggio, capace di sollecitare la curiosità oltre ogni aspettativa.”
“Nel corso delle rappresentazioni di dicembre i ragazzi hanno dato un “taglio” che ha contemperato passato e presente, affidando a cronache giornalistiche, servizi televisivi, rubriche e talk show la presentazione del poema omerico”.
“L’esperienza – continua la docente – si è configurata come approfondimento dei percorsi curriculari, non ancora conclusisi, e si è articolata in due fasi: una prima fase, in cui gli alunni hanno letto, rilevato le caratteristiche dei personaggi e rielaborato creativamente i testi, e una seconda fase di attualizzazione dei percorsi, durante la quale l’attenzione è stata focalizzata su determinati personaggi o tematiche afferenti l’Odissea. La condizione della donna, l’amicizia, il sistema scolastico attuale sono stati gli argomenti dibattuti con simpatia e un pizzico di ironia.”
“La scelta di affidare a cronache giornalistiche e servizi televisivi la rielaborazione dei contenuti è scaturita dalla convinzione delle docenti impegnate nel progetto che l’attivazione di tali strategie potesse stimolare il gusto del leggere, coniugandolo con la più accattivante realtà televisiva, dove le potenzialità emotive e denotative di ciascun alunno si sono trasformate in un’efficace e simpatica comunicazione, sostenuta però dalla robustezza dei contenuti, che ha calamitato l’attenzione delle centinaia di persone presenti alla manifestazione finale”.
“L’accurata scelta delle situazioni e dei personaggi da “rielaborare” ha evidenziato non solo una buona acquisizione del testo, ma anche una apprezzabile conoscenza del contesto socio-culturale in cui le vicende si snodano e si svolgono.”
“Gli alunni – continua la Losito – hanno compreso, inoltre, l’importanza della cooperazione e della sinergia all’interno del gruppo trasformatosi in “famiglia scolastica”, grazie anche alla preziosa collaborazione di alcuni genitori che hanno partecipato attivamente al progetto, realizzando un “libro” costituito da pannelli riproducenti i personaggi ed i momenti salienti dell’opera.”
“La manifestazione ha funzionato da banco di prova delle potenzialità cognitive, informative, espressive e cooperative dei ragazzi, impegnati a dilatare i propri orizzonti di conoscenza e a esplorare mondi immaginari; assaporando una scoperta dopo l’altra e che autonomamente hanno scelto i propri itinerari di conoscenza e creatività; bambini e ragazzi che hanno familiarizzato con il mito e il suo linguaggio, ma che hanno saputo anche pensare e congetturare con la propria testa: bambini e ragazzi che alla libertà della ragione hanno unito l’azzardo della fantasia.”
“Ha destato emozione vedere i “pulcini” di prima analizzare e rielaborare con l’aiuto della loro insegnante Marta De Bellis, che non si è limitata a proporre un qualsiasi copione teatrale, magari scaricandolo da Internet, ma ha saputo rielaborare l’opera omerica attualizzandone i contenuti, insieme agli alunni, ed è stata proprio questa la sfida più faticosa ma, al contempo, la più affascinante, innovativa e gratificante”.
“L’attenzione si è focalizzata su Polifemo, che per la sua particolare connotazione fisica, ha suscitato nei bambini un forte coinvolgimento emotivo. Il percorso didattico messo a punto dalla docente ha fatto leva sul sentimento della paura e sulla sua gestione. Attraverso articolate attività laboratoriali, che hanno abbracciato l’area linguistico-artistico-espressiva e di educazione all’affettività, i bambini sono stati condotti a scoprire che la paura accomuna grandi e piccini, eroi come Ulisse, ma che la si può vincere e superare, anche solo con la forza lenitiva e rassicurante di un abbraccio di mamma e papà”.
“La sintesi e l’essenza del percorso – afferma con emozione la docente – sono state racchiuse nell’immagine che Chiara, una bambina della classe, ha realizzato per l’invito: le braccia dei protagonisti protese in un abbraccio, a lungo atteso, che riunisce finalmente la famiglia del re di Itaca. Quest’immagine, più di qualsiasi altra parola o discorso, ha saputo raccontare lo spirito con cui nato è “Bibliovagando con … Ulisse”: riunire la “famiglia scolastica” della “Mazzini” intorno ad un progetto che ha trasversalmente accomunato le classi (8 su 18, quasi la metà del plesso), le docenti, il Dirigente Scolastico, professor Giovanni Carlo D’Addabbo, pazientemente presente e sinceramente partecipe a tutti gli approdi … teatrali, e le famiglie degli alunni, senza la cui collaborazione questa meravigliosa avventura o sfida non sarebbe stata possibile, perché una bella classe e, a maggior ragione, una bella scuola, non la fanno solo gli insegnanti e i bambini, ma anche i genitori. Ed è proprio a loro, alle famiglie ed in particolare a quelle che da tre anni partecipano al Progetto “Bibliovagando con …”, rappresentandone il valore aggiunto, alla loro instancabile e fantasiosa partecipazione, che nel corso della manifestazione, va il nostro grazie più vivo e sincero, un grazie per la fiducia incondizionata che hanno mostrato nei confronti del I Circolo scegliendolo non solo per ragioni logistiche o di visibilità effimera, ma perché convinti che la “Mazzini” rappresenti la memoria storica nel panorama culturale della comunità gioiese, una scuola capace di coniugare tradizione ed innovazione, così come dimostrato dalle molteplici attività che l’offerta formativa del nostro istituto ha proposto anche quest’anno scolastico”.
“Un grazie di cuore – conclude Antonia Losito – va ai bambini che, con inusitato entusiasmo, hanno ripercorso le tappe del viaggio di Odisseo, eleggendolo a loro eroe e guida nel mondo della conoscenza, mai sazi di ulteriori approfondimenti, tristi nel momento in cui si sono resi conto che l’avventura volgeva al termine, ma anche speranzosi e desiderosi di nuove esperienze cognitive per il prossimo futuro”.