“GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO”
È stata celebrata sabato, 27 marzo 2010, per la prima volta in Italia, la “Giornata Mondiale del Teatro”, istituita a Vienna nel 1962 dall’ITT (Istituto Internazionale del Teatro).
La giornata richiama l’attenzione sull’elevata forma artistica, quale è quella del teatro, che ha anche valore sociale, educativo e capace di rafforzare la comunicazione fra i popoli.
Ogni anno, infatti, un teatrante è invitato ad esprimere le sue riflessioni sul Teatro e sulla Pace fra i popoli in un “Messaggio Internazionale”, tradotto in varie lingue del mondo.
“Il teatro è una sorgente di divertimento e ispirazione, e possiede la capacità di unire tutte le popolazioni e le culture del mondo [….]. Ogni giorno dovrebbe essere considerato come giornata del teatro, perché abbiamo la responsabilità di perpetuare questa tradizione, senza la quale non potremmo esistere”, così quest’anno si è espressa l’attrice britannica Judith Olivia Dench, scelta per l’occasione.
La festa, “Vieni anche tu, è festa in ogni teatro”, così recita l’attore dello spot nazionale, ha luogo anche a Gioia, presso il nostro Teatro Comunale Rossini, ed è organizzata dalla Direzione stessa in collaborazione con l’Associazione Culturale Ombre. Noi, da parte nostra, non possiamo fare altro che accettare l’invito, ed immergerci nel mondo incantato del teatro. Del resto, sempre una voce dello spot, ci suggerisce “Noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni!”, e delle volte, è inutile negarlo, per noi il teatro rappresenta un sogno dal quale non vorremmo svegliarci.
La festa ha inizio con il Laboratorio del maestro Clarizio Di Ciaula, diplomato all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico, che si tiene ogni sabato pomeriggio dalle 16 alle 19. Trattasi di una lezione a porte aperte, che per chi conosce Clarizio, sa già che sarà un modo per mettersi in gioco pur non avendo ruolo attivo.
Conclusa la lezione, a partire dalle 19.30, in programma c’è la visita del Teatro con la guida del dott. Sebastiano Lagosante che ci dà delle coordinate storiche sulla nascita del nostro teatro, risalente al 1837, e degli eventi evolutivi, conditi da piccole curiosità, racchiuse in un opuscolo, “Il sentito bisogno di altri lumi”, scritto da egli stesso.
Ad accogliere la gente troviamo una statua vivente, vestita di bianco che rappresenta La Pizia – sacerdotessa che nell’antica Grecia pronunciava gli oracoli in nome di Apollo nel santuario di Delfi -, e scelta dall’associazione culturale Ombre, perché per i tragediografi classici aveva un ruolo rilevante sia all’interno della tragedia stessa, sia come consultazione personale.
Contemporaneamente, sul piazzale esterno, si esibiscono gli artisti di strada della Ludo & Tek, con uno spettacolo del tutto coinvolgente per i più piccoli, ma anche per più i grandi catturati dall’indiscutibile fascino di chi col fuoco riesce a giocarci.
E sempre sul piazzale esterno, a partire dalle 19, c’è la proiezione, ripetuta più volte, del citato spot, bellissimo per quel movimento incalzante delle immagini e per quelle voci confuse.
Riconosciamo il mattatore per eccellenza Vittorio Gassman, la bellezza senza età di Marcello Mastroianni, la grande voce di Maria Callas, il volto particolare e incisivo di Mariangela Melato, per citarne alcuni.
Assistiamo anche alla proiezione del discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato dall’intervento dei più grandi attori a noi contemporanei, tra i quali Gigi Proietti, Lunetta Savino, Luca Zingaretti, Monica Guerritore, Tony Servillo etc. etc.
“Cari amici è per me un grande piacere incontrare voi tutti. Amo il teatro di prosa in tutte le sue espressioni, ho avuto per amici autori e attori, ed in un’occasione come questa mi si affollano alla memoria tanti spettacoli, tanti nomi e volti di attori famosi e meno famosi, di mattatori, come una volta si diceva, che mi hanno regalato serate bellissime, a distanza di anni, ancora indimenticabili”, così inizia il suo discorso il nostro Presidente, e continua sostenendo a gran voce che nulla può sostituire la magia di una serata dinanzi al palcoscenico, di un’opera teatrale sempre uguale, ma al contempo sempre diversa, e questo né la televisione e né il cinematografo può rendercelo.
Si susseguono una serie di interventi, uno fra tutti, quello dell’attrice e cantante Lina Sastri, “Siamo teatranti, signor presidente, in un mondo che cambia e che ormai sceglie e predilige l’immagine e il potere che l’immagine in breve tempo regala, noi che scegliamo e amiamo il teatro siamo forse i testimoni di una razza in estinzione, perché scegliamo l’anima”.
E così anche noi abbiamo voluto scegliere l’anima trascorrendo l’intero pomeriggio e metà serata con la piacevole compagnia del Teatro, e con la grande speranza che iniziative come queste non ci facciano più sentire delle note stonate …
Una razza, detta con la Sastri, ma ricordando anche le parole di Gaber, in estinzione!
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