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NELLA MAZZINI: “ARTE E RICICLO NON HANNO LIMITI” -foto-

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museo-riciclo-oggettiDavvero originale, gioioso e coloratissimo il “Design – Museum del riciclo” inaugurato l’8 giugno, allestito nell’ambito del Progetto “Diritti a Scuola 2010/2011del I Circolo “Mazzini” dalle docenti Nunzia Minei, Stella Scialpi, Valeria Volpe e Anna Acquaviva, con il prezioso supporto delle tutor Isa Ammaturo e Vanna Vavallo.

Accanto all’indovinato titolo, uno slogan vincente: “Le metamorfosi di “Mazzini” – Quali “cose” siamo” una vera e propria “esca cognitiva” per stimolare la fantasia, così come è ben delineato il ruolo della scuola, divenuta per l’occasione “Officina di cultura, creatività, trasformazione”.

museo-riciclo-rotary-lionsNel corso della “recita” a tema, gli alunni hanno mostrato competenza, passione e particolare “empatia” con gli oggetti “interpretati”.

Ad assistere un nutrito gruppo di genitori e docenti, il dirigente scolastico professor Giovanni Carlo D’Addabbo, il direttore amministrativo Lella Guagnano e ben due presidenti: il rotariano Tonino Oliva e Lello Pastore dei Lions, entrambi ex alunni della scuola nonché fervidi sostenitori del progetto.

“L’idea di  istituire il museo del riciclo – dichiara Nunzia Minei – è affiorata durante il laboratorio delle tre erre condotto con museo-riciclo-bambinigli alunni del progetto Diritti a scuola. Il laboratorio, nel suo divenire, si è trasformato in  un luogo e in  un momento di  incontro per creare “oggetti d’arte” con materiali di riciclo promuovendo  la filosofia delle TRE ERRE: RICICLAGGIO, RIUTILIZZO, RIDUZIONE dei rifiuti domestici.“

“Un modo, questo  – continua la docente  – non solo di iniziare gli alunni  alla raccolta differenziata ma anche all’arte e alla creatività.”

E di creatività ve n’è tantissima in ogni manufatto di cui sono state esaltate le potenzialità, dando “libero sfogo alla propria museo-riciclo-recitavena artistica e scoprendo le intrinseche qualità che ogni materiale di riciclo possiede.”

L’arte del decoro, della grafica e del design si amalgama con la fantasia ed il risultato è spettacolare.

I bambini – afferma con passione la Minei – sono entrati in sana competizione, tutti si sono industriati nel trovare il materiale e hanno ideato piccoli manufatti creati con materiali di scarto, per lo più carta, plastica, vetro, tetrapak, trasformati in tende, lampadari, vasi, fiori, salvadanai, cestini, portafoto, giocattoli, maschere ed altro ancora… Oggetti utili e futili, semplici e originali per decorare la  scuola,  la casa o da regalare agli amici più cari.”museo-riciclo-genitori

L’arte non ha limiti e il riciclo neanche” è stata la frase -chiave che ha animato i piccoli inventori all’opera che hanno sapientemente condiviso idee, abilità, strumenti e risorse seguendo i loro personalissimi “attacchi d’arte”.

La lezione frontale è stata arricchita da un brainstorming e da una discussione guidata che ci ha suggerito l’idea di  istituire un museo all’interno della struttura scolastica.  L’ idea nasce dalla volontà di dar vita a uno scrigno in cui racchiudere testimonianze, tracce in cui  fondere  passato, presente e futuro utilizzando il tema del riciclaggio che diventamuseo-riciclo-brindisi espressione dell’interazione degli alunni con l’ambiente.

“La programmazione e la strutturazione del museo puntano al protagonismo dei bambini, dotati di corpi senzienti che la mente pervade, portatori di una  loro cultura e di un loro progetto, desiderosi di interpellare il mondo e felici di poterlo tracciare in qualche modo.”

“Grazie al museo  “Le metamorfosi di Mazzini” – conclude la docente –  il materiale di scarto che la  scuola,  la società tutta,  produce, troverebbe  una nobile e fantasiosa collocazione e regalerebbe agli alunni  un modo per rintracciarsi,  per rinnovarsi e migliorarsi sempre  di  più.”biblioteca-scolastica

A fine inaugurazione i presenti guidati dal dirigente, professor D’Addabbo si sono recati nella biblioteca scolastica inaugurata il primo giugno ed  intitolata all’indimenticabile Anna Giacoia, un luogo reso magico dall’affetto delle colleghe, dagli affreschi “fiabeschi” dipinti sui muri dalla pittrice Lea Gallizzi, generoso dono d’arte e dagli originali e rifinitissimi “libri” casa, ideati in un progetto che ha coinvolto alunni stranieri e gioiesi, proposto  da Antonietta Losito nel corso dell’anno scolastico.

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