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IN VETRINA I PROGETTI LEGALITA’ DI TUTTE LE SCUOLE -foto-

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nicola-romanellilibera2Un vero e proprio “meeting” sulla Legalità organizzato con l’Associazione “Libera”, l’incontro che il 6 giugno ha visto riuniti nel chiostro del I Circolo Mazzini – “ingioiellato” dalle testimonianze grafiche dei lavori svolti – classi e docenti della San Filippo Neri, della Carano, della Losapio, dei licei classico P. V. Marone e scientifico R. Canudo e dell’I.T.I.S. Galilei.

Ad accogliere gli ospiti nel corso della manifestazione conclusiva dei Progetti PON C4: “Io e la Costituzione” dina-montebelloe “Legalità e Bestialità” volti alla sensibilizzazione sulla Legalità, il dirigente della Mazzini Giovanni Carlo D’Addabbo e Nicola Romanelli, responsabile dell’Associazione “Libera”, che ha esordito con le parole del magistrato Antonino Caponnetto: “La mafia teme la scuola più della giustizia, luogo di formazione delle coscienze”.

“Il progetto di unire in una “carovana” della legalità le agenzie educative del tergiovanni-stanoritorio – dichiara D’Addabbo – fu proposto da Dina Montebello, il programma è cambiato in corso d’opera e ora siamo qui.”

Numerosi e ben “orchestrati” i lavori realizzati dagli studenti, attraverso il confronto con esperti in ambito giuridico, cinematografico e teatrale, con il metodo della ricerca-azione-sperimentazione e col metodo rocco-faziodell’apprendimento in situazione.

In prima fila i dirigenti Giovanni Stano, Rocco Fazio, Giacomo Mondelli e la vicaria della Losapio, Valeria Brunetti.

Quest’ultima, dopo aver portato il saluto della dirigente Elena Cardinale, ha lasciato che le esperte giacomo-mondellidella cooperativa Iris, Carmela Spinelli e Valeria Ciasca presentassero i lavori delle terze D e F sui beni ambientali.

Quindi si è passati agli elaborati delle classi della Mazzini impegnate sul tema della legalità, dell’ambiente e del rispetto delle regole. Simpaticissima la presentazione degli alunni nelle vesti di alberi, di cui hanno con enfasi declamato proprietà e virtù.

carmela-spinelli-e-ciascoIn primo piano il progetto “Il mondo che vorrei” che ha visto le classi quarte di Dina Gatti e Milena Lagravinese aggiudicarsi un meritatissimo premio. Ben tre i lenzuoli della legalità restati in Trinacria, di cui uno anche disegnato sul traghetto. Gli elaborati in concorso sono stati utilizzati per aprire il corteo di Palermo e il lenzuolo “vincitore” sarà esposto in una mostra permanente sulla legalità.

Invitato in qualità di dirigente della Carano e della S. F. Neri a porgere un saluto, Giovanni Stano sottolinea l’importanza del rispetto delle regole possibile, però, solo se… le si conosce. In un’epoca in cui le regole le dettano i media, la TV e i talk show, è ancora più importante che scuola e famiglia interagiscano nell’educazione alla legalità.

dina-gatti“Oggi rispettare le regole costa… si diventa eroi!” conclude il dirigente.angela-masci

La parola, quindi, è passata ad Angela Masci, con Pina Merenda tutor dei progetti del II Circolo S. F. Neri.

Lo scorso anno – afferma la docente – gli alunni hanno costruito simboli, quest’anno li hanno vissuti. Con i bambini delle classi terze ci siamo recati a Palermo, sono stati eccezionali, attenti, instancabili e ricettivi. Ci siamo gemellati con l’istituto “Maria Adelaide”, frequentato dalla sorella del giudice Falcone, che abbiamo incontrato e salutato”.

Una delle tutor, Giovanna Gasparro, ha presentato la storia che ha visto sara-fiorenteprotagonista la signora Legalità ed attori gli studenti, i quali attraverso l’alfabeto delle regole hanno composto delle frasi davvero molto suggestive, vere e proprie riflessioni sotto forma di aforisma di rara profondità, una per tutte: “ […] le parole brutte cancellate grazie al perdono, quelle belle in cielo impresse.”

valeria-brunetti“Questi bambini ci toccano l’anima – afferma il dirigente dell’I.T.I.S. Giacomo Mondelli – fuori dalla scuola c’è aridità… Non basta che qualcuno dica che ci sono le regole, bisogna applicarle, ma ci sono anche regole democratiche che portano la democrazia con la piera-de-giorgiguerra, queste sono le regole che non mi piacciono e mi spaventano”.

Chiudono la rassegna, ormai a tarda serata, i due licei gioiesi.

“Come per il collega Stano – dichiara Rocco Fazio – anch’io parlerò per due istituti e risparmieremo tempo, data l’ora. Il rispetto delle regole è garanzia della libertà di tutti, il non rispetto le limita, ci piacciano o no vanno rispettate”.

liceo-legalit-mazziniLa parola è passata a Piera De Giorgi, con Irene Martino tutor del progetto “Legalità e bestialità”.

Di forte impatto e decisamente attuale il corto realizzato col regista Sergio Recchia, e lo spettacolo teatrale che i giovani attori porteranno al Festival di Sant’Arcangelo di Romagna nel mese di luglio, realizzato con l’Associazione le “Ombre” e i registi del teatro Kismet.

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