MANIFESTI OSCENI E VOLGARI A “PORTATA” DI BAMBINI
Anche Gioia del Colle come Bari e tanti altri paesi della provincia è stata invasa da manifesti dalla inaudita volgarità. Nel nostro paese sono stati essenzialmente posizionali intorno a Piazza Berlinguer nei pressi di un campo da basket rionale molto frequentato, soprattutto da bambini e ragazzi. Una pubblicità che ha suscitato scalpore non soltanto fra i residenti, ma anche a livello nazionale, fuorché nel nostro Palazzo Municipale.
Per questa forma di pubblicità offensiva e allusiva, soprattutto nei confronti delle donne, si è scomodato un ministro della Repubblica, la Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, che ne aveva chiesto l’immediata rimozione, di cui pubblichiamo i contenuti.
Ci chiediamo e chiediamo a chi di competenza, chi è preposto alla pubblica affissione come mai non si è accorto di questo messaggio volgare e allusivo? Si controllano i contenuti o nel nostro paese ci si limita solamente a determinare l’importo dovuto alle casse comunali come imposta per l’affissione?
E i nostri politici così attenti nel difendere i propri interessi perché non hanno mosso un dito nel difendere la pubblica decenza? Da quanti giorni erano lì in bella mostra senza che nessuno di loro si facesse carico delle rimostranze sicuramente pervenute dai residenti?
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“Volgarità sui cartelloni di Bari interviene il ministro Carfagna
Il ministero per le Pari Opportunità ha segnalato all’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria il manifesto apparso in Puglia per reclamizzare una nota marca di gioielli presente con diversi punti vendita in tutta la provincia di Bari. Il cartellone “è accompagnato da uno slogan fortemente allusivo e volgare” (‘e tu dove glielo metteresti?’) ed ha come protagonista la barese Barbara Montereale, frequentatrice delle feste del premier a Palazzo Grazioli. Già oggetto di un intervento del sindaco di Bari, Michele Emiliano, la campagna pubblicitaria è ora bersaglio di una ingiunzione di ritiro dello Iap, che ne impedisce la diffusione anche in futuro.
Da quando è stato siglata, lo scorso gennaio, un’intesa tra Ministero per le Pari Opportunità e l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, sono diversi i casi di pubblicità lesive della dignità femminile segnalati per avere violato il codice di autodisciplina nell’articolo 10: “Convinzioni morali, civili e religiose e dignità della persona”. La settimana scorsa, grazie all’intervento del Ministero e dello Iap, è stato disposto il ritiro di due pubblicità: una, apparsa sulla stampa locale marchigiana, per reclamizzare trattamenti estetici e dimagranti, un’altra di una palestra di Roma, affissa per le strade della Capitale.
(fonte: repubblica)