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COMIZIO: PIERO LONGO SI RIPETE, MA NON MOLLA-video

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piero-longo-verdeE’ stato un Piero Longo gasato, battagliero, ma anche scontato, per non dire ripetitivo, quello che i gioiesi hanno ascoltato ieri mattina, sia nel chiostro comunale, in un confronto alquanto soporifero e prevedibile con Vito Ludovico, ex candidato sindaco del centrosinistra già battuto alle scorse elezioni amministrative, che in piazza Plebiscito nel suo incontro-comizio con la città.

Un ulteriore excursus di oltre 40 minuti, su quanto accadutogli nel corso della sua esperienza amministrativa al comando della città di Gioia del Colle in qualità di sindaco. Una esperienza conclusasi malamente, nello stesso modo, e, più o meno, con le stesse modalità, ha ricordato, come quella del suo predecessore, Vito Mastrovito.

Amministrazioni che in entrambi i casi sono cadute grazie alla manifesta volontà di una ristretta cerchia di maggioranzapersonaggi politici (sempre gli stessi) che avevano interessi particolari da difendere. “E’ stata una autentica sceneggiata napoletana, in cui – ha raccontato Piero Longo con enfasi – anche per me quel 28 ottobre si è consumata l’ultima cena, solo che per Lui c’è stato un solo Giuda, per me ben tre”. Un chiaro riferimento quindi ai tre componenti della maggioranza, definiti doppiamente “traditori” perchè, oltre ad aver tradito il loro sindaco, hanno tradito anche i loro elettori. “Gli stessi consiglieri che dopo aver protestato con veemenza contro l’utilizzo improprio delle “Zone F”, si sono poi accordati proprio con quelli che quelle zone piero-longo-comizio-piazzale hanno distrutte”.

Un comizio, che non voleva essere elettorale ma che tale è stato, in cui ha ripreso con forza tutti i temi trattati in altri precedenti incontri, dalla crisi economica che comunque ha avuto dei riflessi a livello di Ente per i minori trasferimenti, al suo impegno presso la Provincia per salvaguardare la città di Gioia del Colle, al comportamento fin troppo ostruzionistico della minoranza, alle cose fatte e da fare e a quelle che non si potranno più realizzare, come la piattaforma commerciale chiesta e da piero-longo-comizio-finerealizzare su Gioia dal Gruppo Auchan “10 volte più grande quella del Penny Market, che avrebbe potuto dare numerosi posti di lavoro”, agli errori che sicuramente aveva commesso, ma sempre in buona fede, e per il bene del paese.

Temi in cui non è mancato il riferimento ai negativi riflessi che avrà la presenza del Commissario con cui “si potrà dialogare solo due volte la settimana, il mercoledì e il venerdì, mentre il sindaco era a disposizione tutti i giorni e in qualsiasi ora”. Che se nella maggioranza non c’era armonia altrettanto si poteva dire del Sergio Poviacentrosinistra, in cui sia Bradascio, che Ludovico sono stati prima utilizzati e poi messi in condizione di non nuocere.

Per non parlare del suo riferimento al comportamento inspiegabilmente incoerente, dalle due facce, del consigliere De Leonardis, che nel Consiglio Provinciale votava con il centro destra, mentre qui a Gioia con il centrosinistra. E poi ancora ha parlato dei poteri forti, di Povia e delle lobby che ostacolano e condizionano la politica, anche a livello locale. Degli scheletri negli armadi e dei segreti nei cassetti che andrebbero riesumati e di cui si dovrebbe parlare e discutere. Della sua famiglia che ha ringraziato e a cui deve molto, partendo da suo padre e finendo a sua figlia e sua moglie, persone care che non lo hanno mai ostacolato ma capito e piero-longo-comizio-gioiesiaiutato a dare di più, riferimenti applauditi a scena aperta da parte dei presenti, l’unico applauso che c’è stato durante l’intero comizio, chiusura a parte.

L’unica novità, se tale si può considerare, è l’aver fatto un passo indietro sulla sua candidatura a prossimo sindaco, sempre per il centro destra, data ormai da più parti per certa. Lui “non ama autocandidarsi”, per cui lascerà che a decidere siano i cittadini, a cui sarà data la possibilità di farlo partecipando alle probabili “primarie” in fase di progettazione, e nelle cui mani si affida per un ulteriore supporto, soprattutto morale, nel continuare in questo suo progetto di vero cambiamento che ancora non si è potuto manifestare ampiamente, non per colpa sua.

 

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