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Cronaca

“VERMI MINESTRA”: “FALSO ALLARME” O “NEGLIGENZA”?

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mensa-scolastica2-ppSi sta diffondendo in giro la voce di un “falso allarme” sui “vermi nella pasta” riscontrati nella minestra preparata e distribuita ai bambini dell’asilo di via Amendola, così come denunciato giovedì scorso da una mamma piuttosto allarmata quanto arrabbiata tramite una lettera inviata alla nostra redazione (MENSA SCOLASTICA. MAMMA SCRIVE: “PARASSITI NEI PIATTI”).

Una voce “diffusa dalla stessa azienda tramite un comunicato stampa” inviato a determinati organi di stampa da cui è stata esclusa la nostra redazione. Strano ma vero. Siamo stati i primi a denunciare questo episodio su asl bari logorichiesta della stessa mamma, pubblicando tempestivamente la lettera pervenuta, ma chissà perché siamo stati comunque esclusi dall’elenco dei destinatari circa la pubblicazione dell’esito del sopralluogo effettuato dagli ispettori dell’ASL BA – Dipartimento di Prevenzione – Servizio igiene degli alimenti e nutrizione – Nucleo di Vigilanza e Ispezione – di Monopoli”, avvenuto lo ricordiamo tramite un comunicato stampa ufficiale dell’azienda, almeno così è stato affermato.

In merito abbiamo voluto vederci chiaro parlando con il Dirigente Scolastico della San Filippo Neri, Giovanni Stano, che ha puntualizzato quanto segue: “Della divulgazione di questo documento redatto dall’Asl Ba non ne so assolutamente nulla. Io non l’ho dato a nessuno, nemmeno al corrispondente della Gazzetta, anzi ho angiovanni-stanoche proibito di farlo affiggere nella bacheca dell’Istituto. E’ un documento che ci è pervenuto da un altro Ente, quindi non abbiamo alcuna autorità nel decidere se provvedere alla sua pubblicazione o divulgazione”.

Una risposta che non fa una grinza ma che mal si concilia con la necessità di informare i genitori, e questo non solo per rassicurarli ma soprattutto per calmare gli animi dei più arrabbiati, come buon senso avrebbe voluto. Ma anche in questo caso non si è ritenuto opportuno farlo, o meglio è stato fatto ma solo in parte e su richiesta.

Ci si è limitati solo alle operazioni contingenti, quali il blocco del servizio e la richiesta di intervento dell’ente preposto ai controlli, di quanto accaduto dopo e quanto da loro riscontrato il silenzio più assoluto. Se non l’aver preso la decisione di riaprire la mensa.

mensa bambini a tavolaCaso rientrato? Forse. Resta la consapevolezza che un episodio comunque grave riguardante l’igiene e la sicurezza alimentare in una mensa scolastica pubblica è accaduto, punto.

Episodio su cui in tanti, e non solo i genitori dei bambini, si interrogano, su come sia potuto accadere, anche se ritenuto dai diretti interessati “isolato”. Così come ci si interroga su questi incomprensibili silenti comportamenti post avvenimento.

Resta però la consapevolezza che forse non si è detto tutto sull’intera vicenda. Lati oscuri non chiariti nemmeno dal Dirigente che rispondendo ad una nostra ulteriore domanda sul perché nessuno se ne sia accorto, nemmeno le cuoche, o gli inservienti addetti alla distribuzione, hasilo-nido-ppa definito questo comportamento “l’anello debole di tutta la vicenda, anche se sono convinto che non l’hanno fatto perché accordatisi con chicchessia, anche loro sono delle mamme e delle nonne, anche loro hanno figli o nipoti, quindi lo escluderei, mentre parlerei di negligenza, questo sì, è più plausibile e questo episodio ci servirà per migliorare i controlli e rendere il servizio più sicuro, e di questo l’azienda ne deve tenere conto”.

Tanti genitori se lo augurano, anche se, per quanto ci riguarda, dovrebbe essere asilo-nidoprassi accertata e contemplata in qualsiasi gara di appalto che si rispetti. Per ricordarsi che esistono i controlli non c’è bisogno di aspettare che si verifichi il caso, così come accaduto oggi, nella mensa dell’asilo comunale di via Amendola, né tanto meno ritenere “un falso allarme” quanto accaduto perché tale non è, “i cappucci di cereali” sono comunque segno di un prodotto non salubre al 100%, che andava comunque scartato e segnalato a chi di competenza, preventivamente.

In quanto alla presunta negligenza, qualcuno inizia ad ipotizzare siano sfrutto di azioni atte a “denigrare la scuola San Filippo Neri”, perché, si dice, è alquanto “strano che ciò sia potuto accaduto, e guarda caso, in periodo di iscrizioni, n.d.r.”.

 

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