MOHAMED SHOAIR INCONTRA LA PRIMAVERA … DI GIOIA
Nella serie di incontri organizzati dalla casa editrice ‘poiesis’ in occasione della visita in Italia di Mohamed Shoair, giornalista e scrittore egiziano, gli studenti dei Licei di Gioia hanno avuto l’opportunità di conoscere la situazione prima, durante e dopo la primavera araba, hanno tracciato il percorso della Rivoluzione dei gelsomini attraverso i vari paesi del sud del Mediterraneo coinvolti dal forte desiderio di libertà, hanno studiato la musica moderna e di protesta, si sono interrogati sul significato e senso di intercultura, sul rapporto con una cultura altra e con l’altro e soprattutto con la necessità di cercare, chiedere proteggere la libertà.
L’incontro con gli studenti dei Licei è stato preparato con attenzione e serietà da parte degli insegnanti e dagli studenti che hanno lavorato per confrontarsi in modo adeguato con un testimone e protagonista dei giorni di piazza Tahrir, la piazza centrale del Cairo, nella quale nel febbraio 2011, grazie ad una grande partecipazione del popolo egiziano, si è realizzato un importate passo nel cammino verso la democrazia: la caduta del regime di Mubarak.
Lo scrittore ha evidenziato come i fatti di piazza Tahir si siano svolti in modo singolare: non vi è stata una leadership, sono stati assenti slogan ideologici, non si è rintracciata una particolare volontà dell’America nel promuovere quella sceneggiatura del caos creativo che promuove le rivoluzioni in alcune parti del mondo.
Gli eventi si sono svolti all’insegna della spontaneità e dell’autonomia, basti pensare che i servizi segreti non avevano previsto un numero così alto di manifestanti. Mohamed Shoair, attraverso una interprete speciale, la nostra Hafida Faridi, ha presentato alla comunità scolastica, particolarmente curiosa e attenta, le caratteristiche particolari della rivoluzione egiziana: la mancanza di aggressività, nonostante le sue vittime e le sue battaglie, il nuovo spirito dei giovani che hanno boicottato il vecchio stile di protesta in favore della rivoluzione che ride.
Una rivoluzione singolare, dunque, partita da un movimento di coscienza guidato dal Gruppo 6 aprile, il cui obiettivo è risvegliare il popolo, impedire che le ingiustizie siano perpetrate, eliminare la banda dei corrotti che per anni ha governato l’Egitto.
L’incontro con Shoair ha offerto agli studenti prima ed alla cittadinanza poi presso la libreria Librellula nell’evento curato da ‘I presidi del Libro’ l’esperienza dell’altro come porta su un mondo da conoscere e comprendere.
Un cammino che proseguirà grazie all’incontro previsto per giovedì 15 marzo sempre presso la Librellula con il poeta e saggista Giuseppe Goffredo che presenterà ‘I dolori della pace’ un viaggio nella conoscenza dell’identità del nostro paese per scoprire la ricchezza delle differenze, per ritrovare la voglia di promuovere il dialogo fra le culture e la pace.