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NOMI, CIFRE E DATI DEI 241 ASPIRANTI CONSIGLIERI

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municipio-ingressoIn tempi record (depositate, e pubblicate sui quotidiani) le liste degli aspiranti consiglieri sono di dominio pubblico, la campagna elettorale si apre e per tutti inizia la corsa alla raccolta dei voti.

Quanto mai eterogeneo, numeroso e variegato il parterre elettorale, espressione alla lettera del bailamme che ha regnato e regna sovrano in città.

Fughe in avanti, con manifesti e volantini già si erano registrate, così compaiono (né si poteva ipotizzare stessero a casa) i professionisti della politica, senza rispettare neanche l’ordine alfabetico, i soliti “noti”, gli indefessi sostenitori, gli afecionados, i portaborse (e voti) e qualche new entry, alcune anche di apprezzabile idealismo cui auguriamo tanta fortuna.

Per il resto nulla di nuovo sotto il… sole!

I numeri parlano chiaro: 49 sostenitori per il candidato sindaco Enzo Cuscito (15 donne 30,6%), 16 per Claudio De Leonardis, (3 donne 18,7%), 64 per Piero Longo (13 donne 20,3%), 16 per Donato Lucilla (7 donne 43,7%) e ben 96 (16 donne 16,7%) per Sergio Povia. Maglia nera a Uniti per Gioia e Futuro e Libertà in merito alle presenze femminili con rispettivamente zero e 1 unità.

Un totale quindi di 241 aspiranti consiglieri, di cui 54 (22,4%) del gentil sesso, per 16 scranni e 5 assessorati. aula consiliare deserta

Per chi parte apparentemente in vantaggio – numeri alla mano – si prospetta una situazione di pericolosa ingovernabilità. Chi accontentare? E chi resta fuori si rassegnerà o chiederà vendetta?

Per chi tenta la corsa solitaria, un apparentamento in caso di ballottaggio è scontato, a meno che non si lasci libero il proprio elettorato di scegliere liberamente (cosa che puntualmente accade, al di là delle speranze di “venditori” e millantatori di voto di turno).

Una prima osservazione: come spesso accade in talune liste compaiono personalità affini, provenienti da un diverso tessuto sociale ma accomunate da stessi ideali e obiettivi, di altre, in negativo (nel senso fotografico del termine), si potrebbe dire altrettanto: tutti figli della stessa lupa. Le teorie darwiniane “saltano” man mano che ci si avvicina ai “papabili”, elettoriun fattor comune emerge chiaro e lampante, ma solo quello… per il resto in comune hanno davvero poco.

Invitiamo i commentatori a moderare sin d’ora le proprie osservazioni, sia per “decenza” che per “creanza” anche perché in un momento così delicato infierire sarebbe davvero poco corretto e costringere la redazione a moderazioni a oltranza altrettanto. Ironia sì, ma senza offese personali.

In bocca al lupo a tutti i 241 + 5 in corsa e vinca il migliore o se proprio non sarà così (ma il voto disgiunto potrebbe far miracoli e prodigi) almeno il meno “pericoloso” per il governo della città.

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