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NUOVI MANIFESTI, INIZIATO LO SFREGIO FINALE-foto

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masi abusivoE’ ripreso il valzer dei manifesti selvaggi che tanto si temeva nella fase finale di questa campagna elettorale, e che moltissimi cittadini continuano a non gradire se non a disprezzare. Chi pensava in un rinsavimento, in un ravvedimento dei nostri candidati alle poltrone comunali (politici non è possibile definirli perchè non possono essere considerati tali coloro i quali imbrattano, deturpano la propria città con tanta arroganza e senza una ragione plausibile se non quella di rendersi, purtroppo, visibili), deve ricredersi e velocemente.

In taluni di loro non c’è solo l’arronganza nei confronti dei propri cittadini, ma anche tanta consapevolezza che forse la faranno ancora una volpovia abusivota franca o la certezza di poter fare fronte economicamente alle sanzioni comminate (già messe in preventivo?). In molti casi, c’è anche tanta furbizia. C’è chi, infatti,  utilizzando gli spazi consentiti per i propri comizi non si cura minimamente di ripristinare lo stato dei luoghi, lasciando in bella mostra i faccioni in luoghi dove, alla fine delle performance, non possono più essere lasciati, come nel caso dell’utilizzo della Sala De Deo. Ma cosa più deprimente è constatare l’assoluto immobilismo degli organi preposti al controllo che non intervengono, nonostante l’irregolarità sia così palese (effettuata lì sotto il loro naso e i loro occhi), e a testimoniare l’illecito appena commesso.

colapinto abusivo1Ma cosa devono dire e fare i cittadini affinché questi pseudo e futuri politici inizino a rendersi conto che ci sono delle leggi che loro per primi dovrebbero rispettare e far rispettare? E chi dovrebbe intervenire perchè resta inerme? Forse per non urtare la sensibilità di coloro che già credono essere i prossimi governanti? Ma ne sono proprio sicuri? Nei feudi oltre ai feudatari e ai loro vassalli ci sono anche i valvassori, i valvassini, in questo caso i cittadini, che potrebbero anche mischiare le carte e sovvertire questi esiti, da qualcuno dati per certi, con un unico semplice gesto, un segno da apporre nel chiuso dei seggi elettorali, che potrebbe non essere quello da loro agognato e dato già per scontato. Agli elettori l’invito a valutare e a soppesare tutti i candidati, uno per uno, prima di assegnare il loro voto, da cui dipenderà non solo l’esito finale di queste elezioni, ma anche il futuro di tutti noi.

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In serata pervenuti in redazione altri contributi fotografici sugli “sporcaccioni” nostrani che aspirano ad un posto tra gli scranni comunali. Domandiamo: dareste il vostro voto a chi insudicia il vostro paese spendendo anche migliaia di euro? Perchè lo fanno? Quale ritorno prevedono a fronte di queste spese? Si sentono così intoccabili al punto da fregarsene sia delle multe che comunque hanno ricevuto  che del giudizio degli elettori?

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Queste foto, inviate da un nostro lettore, sono state scattate ieri 27 aprile! Il quale così scrive: “Colpisce come si perseveri spudoratamente in questa pratica illecita, e come siano sempre le stesse “facce” a perseguirla. Sull’onda dell’articolo da Voi pubblicato, manifesto-selvaggio-ppsorge e si rafforza sempre più il dubbio per cui non si comminino multe o se comminate evidentemente sono considerate “inadeguate” da chi viola la legge, data tale loro reiterata illegale attività. 

Chi è l’autorità preposta alla sorveglianza ed al rispetto delle regole durante la campagna elettorale in materia di affissione dei manifesti? 

Si può avere accesso a questi “presunti” verbali, se realmente sono stati inflitti dalle autorità competenti?”.

Alle autorità competenti le relative risposte, se mai risponderanno.

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Inviati in redazione nuovi contributi fotografici provenienti dai nostri lettori che abbiamo provveduto ad inserire in questa ormai corposa gallery.

Foto che dimostrano inequivocabilmente come il quadro sia ormai completo e ci spingono a sostenere che da questo momento nessuno, chi più chi meno, può dire di essere senza peccato

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Sembrerebbe che questa campagna contro i manifesti selvaggi inizi a dare i suoi primi risultati. In giro ce ne sono ben pochi rispetto ai giorni scorsi. Continuano i soliti “irriducibili” che, evidentemente, non vogliono rinunciare a questo illegale mezzo di comunicazione, o, forse, si ritengono “intangibili” non solo alla legge ma anche all’opinione dei loro stessi cittadini che vorrebbero una città pulita e ordinata.

Resta ora da convincere i responsabili dei vari comitati elettorali che perseverano nell’esposizione dei loro “faccioni” al di fuori degli spazi consentiti. La norma è chiara ed inequivocabile in merito. Si possono esposrre ma solo all’interno dei locali, non sui vetri o sugli infissi. Per i trasgressori le multe sono “salaterasmo-mancino-manifestie”, certamente non di pochi ma nell’ordine di centinaia di euro per cui non vogliamo credere che continuino a lasciarli in bella mostra solo perchè possano permetterselo, o peggio ancora perchè convinti di farla franca

Un comportamento poco corretto anche nei confronti dei loro stessi alleati che si sono diligentemente attenuti alla legge e che ora iniziano e giustamente a protestare per questo modo di fare irregolare e irriguardoso nei loro confronti. La speranza è che si rendano conto del grosso errore che continuano a commettere anche nei confronti dei loro stessi elettori, che stupidi certamente non sono. Infatti, in molti si domandano: per la conquista di un semplice posto da consigliere comunale, è possibile che alcuni spendano tante risorse economiche e passare anche per “fuorilegge”?

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manifesto-selvaggio2Altre segnalazioni di manifesti illegali vanno ad aggiungersi a quelle già evidenziate e raccolte nella iniziativa “segnala i manifesti selvaggi” dei giorni scorsi.

Continuano ad essere disattese le promesse dei singoli candidati e delle liste di appartenenza di provvedere alla loro disaffissione, i manifesti continuano ad essere lì in bella mostra e a moltiplicarsi.

Nè sono servite, a quanto sembra, le multe comminate (da chi? quando?) ai candidati “sporcaccioni” o gli interventi per ripristinare lo stato originario dei luoghi (da chi? quando? come?) a farli recedere dal continuare.

Nè tanto meno sono serviti i vari codici deontologici (belle quanto inutili parole) di cui si sono dotati svariate liste in lizza, esattamente quelle a cui appartengono la gran parte dei candidati incriminati.

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La campagna elettorale ufficiale è appena partita e già si imanifesto-selvaggio3ntravedono i primi sintomi di mancanza di rispetto delle regole che tutti i candidati, sia a sindaco che a consiglieri del comune di Gioia del Colle, dovrebbero osservare.

Di questo passo, se il buongiorno lo si vede dal mattino, è facile presupporre che la città sarà sommersa da questi “faccioni”, da questi slogan, che posti fuori dagli spazi consentiti certamente non deporranno a favore degli stessi candidati rei in questi casi di non rispettare quelle regole, quella legge che loro per primi dovrebbero osservare e a cui una volta eletti dovrebbero attenersi.

Ci si chiede, e tutti dovrebbero domandarsi, se proprio loro (non tutti fortunatamente) oggi, cioè fin dall’inizio, dimostrano, con queste selvagge affissioni, di non riconoscersi in quelle norme che dovrebbero salvaguardare il decoro di quella stessa città a cui aspirano a voler amministrare, domani, a risultato acquisito, cosa faranno per soddisfare i loro interessi?

Se questi stessi candidati, pur sapendo di infrangere la legge, continuano comunque a commettere questi abusi, di cui però sono ben consapevoli, con conseguenti scempi ambientali che tutti conosciamo perchè sotto gli occhi di tutti, domani quali altrmanifesto-selvaggio4e regole infrangeranno?

Qualcuno si domanderà, oggi come ieri, “come possiamo fidarci di chi se ne infischia delle regole? Forse è per questo che ultimamente le amministrazioni durano così poco? Forse è per questo che continuano a farsi le leggi ad personam, cioè su misura, ovvero solo per il loro ed esclusivo uso e consumo?”.

E se questa è la loro convinzione, non sarebbe il caso di far arrivare loro un segnale che tutto ciò non è più sopportabile? Non è arrivato il momento di ribellarsi chiedendo non solo che vengano comminate le ammende per queste irregolarità (accertandosi che siano pagate immediatamente), ma che vengano esclusi dalla competizione per mancanza dei requisimanifesto-selvaggio5ti richiesti, primo fra tutti l’osservanza alle leggi emesse da quello stesso Stato che loro stessi dovrebbero rappresentare, sia pure a livello locale?

Ed è per questa serie di ragioni che invitiamo tutti i cittadini ad aderire a questa contro-campagna elettorale, inviando a redazione@gioianet.it le foto che immortalano queste affissioni fuori norma, e quindi fuorilegge, che provvederemo a pubblicare in questo spazio affinchè tutti gli elettori si rendano conto con chi hanno a che fare prima di andare a votarli.

Chi non rispetta la propria città non può essere degno di rappresentarla, in nessun modo.

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