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COSA FARANNO CUSCITO-DE LEONARDIS-LONGO-LUCILLA

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P1090235-p.zza RossiniPurtroppo alcuni problemi tecnici ci hanno impedito di completare il lavoro svolto in questi due giorni nei tempi programmati, e di ciò ce ne scusiamo. Finalmente pubblichiamo il video inerente la registrazione integrale dell’incontro con i candidati sindaco augurando a tutti voi una buona visione ed un buon ascolto. Nel contempo, in merito a quanto accaduto, possiamo informarvi circa una piccola anticipazione che pubblicheremo a parte nelle prossime ore.

Donato Stoppini ha presentato un esposto alla Co.Re.Com su quanto accaduto in merito all’organizzazione del confronto e delle mancate autorizzazioni affinchè venga fatta chiarezza e giustizia, con una confronto sindaci1eventuale richiesta di risarcimento per danni morali e di immagine anche nei confronti della redazione di GioiaNet. Informeremo su ulteriori sviluppi in attesa dei quali è nostro preciso e doveroso intento ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita dell’incontro, sia personalmente che tecnicamente, oltre i quattro candidati sindaco partecipanti al confronto, per la solidarietà dimostrata sia nei nostri confronti che di Donato Stoppini, anche dopo la conclusione dell’incontro svoltosi forzatamente nella Sala De Deo.

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p.zza RossiniConfronto e dialogo negati e mortificati, tanto da rievocare la parola “regime” e ricorrere a minacce e soprusi perché non trovino spazio. Questo l’epilogo esasperatamente cercato senza alcuna liceità né etica da certa “politica” e certi “politicanti”, con la complicità, a detta dei numerosissimi presenti, di istituzioni ritenute non rispettose dei diritti costituzionali, in altri contesti osannati.

Maglia “nera” per il 2 maggio, ricordato per l’attentato alla democrazia e alla libertà di riunirsi sancito dall’articolo 17 della Costituzione.

confronto sindaci anteprimaIl prologo è già storia: GioiaNet invita i cinque candidati sindaci Cuscito, De Leonardis, Lucilla, Longo e Povia a “Punti di vista”. Un doloroso lutto colpisce Piero Longo, i quattro candidati e Donato Stoppini decidono di rimandare l’incontro e di organizzarlo qualche giorno dopo in Piazza Plebiscito, con il beneplacito di tutti gli aspiranti sindaci.

I comizi imperversano, lasciano poco tempo e spazio. Sergio Povia a nome della sua coalizione propone orari, luogo e data che non avrebbero consentito alla cittadinanza di esser presente.

confronto sindaci ante2Su facebook il clima diventa incandescente, volano accuse “criptate”, Piazza Plebiscito e i suoi dintorni non si toccano. Viene presentata una seconda richiesta, questa volta il sito è Piazza Dalla Chiesa. Se Povia vorrà esserci sarà il benvenuto, non avrebbe senso incontrarsi di mattina nella De Deo.

Questa volta è il Comandante della Polizia Municipale a negare per iscritto l’autorizzazione, proponendo siti alternativi (meno capienti e confortevoli) e sottolineando l’opportunità che tutti i sindaci, per par condicio possano presenziare. Volendolo, però!

confronto sindaci de deoSi decide di spostare l’incontro sullo spiazzo del Rossini, ma la Polizia municipale – su ordine del Segretario Giuseppe Dioguardi (che con decisione intima di sgomberare e minaccia denunce) e del Commissario Dabbicco – non consente di collegare gli altoparlanti ed i microfoni alla rete elettrica comunale.

L’aria diviene roventeil boicottaggio è evidente ed anche istituzionalizzato. Unica concessione praticamente “estorta” tramite mediazione di terze persone vicine ai candidati, l’utilizzo per un’ora della sala De Deo.

confronto candidati pubblicoHa inizio così il più bello, democratico e costruttivo dei confronti di questa campagna elettorale (e non solo a detta dei protagonisti).

Una conversazione pacata, lucida, partecipativa e soprattutto assertiva di cui davvero si sentiva il bisogno, dopo tanta collerica acredine e ruvida, ingiustificata e ingiustificabile veemenza nelle piazze.

Stoppini si scusa con i presenti per i disagi arrecati, afferma di esser pronto a rispondere in qualunque sede legale al mancato rispetto di un diritto costituzionale e che se denuncia c’è (affermazione del Dioguardi), si andrà sino in fondo, scatenando l’approvazione dei presenti ed un solidale, caloroso applauso.informazione e censura

Piero Longo anche a nome degli altri candidati, dichiara la volontà di autodenunciarsi, qualora ciò si verifichi, quindi ha inizio l’incontro.

Una manciata di minuti, dapprima cinque, poi tre ed infine due (un vero conto alla rovescia) per rispondere alle domande poste dal redattore su lavoro, salute, urbanistica, tasse.

Prima di passare alla cronaca vera e propria, un flash-forward in Piazza Plebiscito, luogo in cui il giorno dopo, 3 maggio, le conferme di solidarietà a Gioianet e Stoppini vengono condivise con la città. L’architetto Vito Angelillo definisce un autentico attentato alla libera informazione confronto candidati4quanto accaduto il giorno prima, quindi per dare visibilità concreta a quanto dichiarato durante il comizio della coalizione “Per il bene comune”, è stato allestito un flashmob in difesa della libera informazione che qualcuno vuole incatenare.

Il “la” il 2 maggio lo lancia Longo, il quale invita i cittadini ad andare votare affinché l’astensione non favorisca proprio chi meno si vorrebbe al governo della città. Lucilla porta acqua al suo prodigioso mulino, (non a torto, in quanto per esser presente ha rinunciato al suo comizio) mentre Cuscito riprende l’invito di Longo e afferma con enfasi: “Indipendentemente da chi andrete a votare, che il vostro sia un voto maturo. Scegliete di votare chi non vi promette favori personali ed è capace di tutelare il bene di tutti e non quello dei più forti.”

Questa la prima domanda posta ai candidati da Stoppini: “Quali azioni politiche saranno poste in essere a salvaguardia ed incremento dell’occupazione, proprio quando anche la linfa vitale di piccole e medie imprese, (è in liquidazione la Meridional Grigliati) viene meno?

claudio de leonardis confrontoClaudio De Leonardis ha le idee chiare. La situazione è drammatica, il 30% dei giovani cerca occupazione, ma anche quarantenni e cinquantenni (non solo “esodati”) versano nelle stesse condizioni con famiglie e mutui cui far fronte.

“Occorre invogliare le imprese ad investire sul territorio, semplificando le pratiche, con incentivi per i sistemi produttivi e per le assunzioni. E’ necessario rivitalizzare la zona industriale e artigianale, sostenere le filiere produttive e creare circuiti virtuosi tra turismo, cultura, musica, teatro…”

Piero Longo confessa di sentirsi in difficoltà, non augura a nessuno di trovarsi in una piero longo confrontosituazione come la sua “neanche al peggior nemico (o avversario) che non c’è!”

“Si respira aria di regime, onore al confronto e a chi opera nell’informazione con coraggio. Non si può mortificare il confronto e la democrazia…”.

Quindi afferma di ritenere valide le iniziative suggerite da Claudio, ma una amministrazione deve offrire garanzie di stabilità di governo, altrimenti le imprese “scappano”.

“E’ accaduto all’Auchan che stava interessandosi al nostro territorio poco prima che cadesse l’amministrazione. La Meridional Grigliati ha depositato i registri in tribunale e solo grazie al dottor Montemurro 56 famiglie non sono senza stipendio, addirittura è stato ripristinato il turno notturno e questo è un segnale positivo. Il vero problema è lo sciacallaggio politico, la promessa di posti di lavoro che non fa bene a nessuno. Gli amministratori possono e devono favorire le imprese ed il commercio.”

donato lucilla confrontoDonato Lucilla ringrazia Stoppini per la sua tenacia e rilancia: “Nel nostro programma ci siamo soffermati sulla dignità dell’uomo di cui è garanzia il lavoro, strumento per evolversi, sostenersi e progettare il futuro. Per prima cosa occorre diminuire lo spreco di risorse pubbliche da utilizzare per creare nuovo sviluppo. Non è una soluzione aumentare i posti di lavoro rendendo più facile licenziare. Occorre creare possibilità per l’imprenditoria, usare bene le risorse dei servizi sociali, aumentare le competenze, creare un meccanismo virtuoso usando la leva fiscale nel rispetto delle norme nazionali. Un altro aspetto è la formazione. Recuperare i mestieri artigianali e attivare un ufficio di assistenza alle imprese, di progettazione per bandi pubblici…”

Enzo Cuscito non ha incertezze: “Ringrazio GioiaNet e Donato per il coraggio nel enzo cuscito confrontoperseverare… nel confronto si cresce sempre. Il lavoro è il principale bisogno che rende l’uomo libero e dà dignità in un contesto di cui non è facile parlare. Il nostro primo obiettivo sarà individuare tutte le strategie utili, monitorare la situazione delle aziende. Una buona amministrazione ha il dovere di conoscere queste realtà e tutelare il lavoro incontrando i sindacati, portando allo stesso tavolo gli organi sovra comunali e programmare nuovo lavoro. Può farlo con vari strumenti, con incentivi fiscali, migliorando le infrastrutture, puntando sulla trasparenza. Gioia ha un’infinità di eccellenze, ricchezze architettoniche, gastronomiche, agricole, è un crocevia di percorsi turistici… Si può far crescere l’occupazione anche diminuendo la pressione fiscale su imprese zootecniche, su capannoni e zone rurali, incentivando l’imprenditoria giovanile in questo settore…”

Alla domanda se l’edilizia, il recupero delle periferie passa attraverso cinema, sale da bowling o altro, Cuscito risponde che l’edilizia priva di servizi è fonte di problemi, occorre un piano servizi che tenga conto non solo dell’economia ma anche delle necessità umane. confronto candidati3 pubblicoAnche nei quartieri più nuovi compaiono barriere architettoniche. “Non abbiamo bisogno di nuovi palazzi, ma di costruire sul costruito spazi vivibili. La città va costruita a misura di cittadino e il piano regolatore deve essere partecipato.”

Donato Lucilla ritiene debba essere revisionato quanto prima il Piano Regolatore Urbano, ideato circa quarant’anni fa e rivisitato solo in parte nel 2000, quando la crescita delle popolazione era sovrastimata.

“Non ha senso costruire se le esigenze residenziali sono soddisfatte. Occorre invece investire nelle opere di urbanizzazione e chiedere ai progettisti di prestare attenzione al territorio evitando obbrobri come quello in via di Acquaviva. Per evitare che si allaghi l’intera zona quanto si sta spendendo?” Quindi propone il recupero dell’esistente soprattutto nel centro storico, dove potrebbero insediarsi attività artigianali, alberghi…

confronto candidati4 pubblicoPer Longo il boom dell’edilizia gioiese è un risultato drogato: case vuote, oneri di urbanizzazione pagati per servizi non resi… Sono stati investiti 140mila euro per dare dignità a quartieri come il Parco delle Mimose dove non c’era neanche la pubblica illuminazione.

“Il punto d’incontro è come rigenerare la politica, le proposte devono concretizzarsi in atti deliberativi. Istituiamo una commissione consigliare paritetica che si occupi di appalti e concessioni edilizie ed istituiamo un albo delle imprese con accanto i nomi degli ingegnerei e dei geometri… tutto deve essere sotto gli occhi di tutti.”

De Leonardis concorda, il piano dei servizi è la bussola, ogni quartiere deve essere autonomo, dotato di servizi essenziali. Era stato redatto un regolamento per linee guida attinenti al centro storico, abbellito con opere d’arte. Al riguardo delle acque reflue occorre confronto candidati5 pubblicosensibilizzare gli ingegneri affinché prevedano nei loro progetti interventi di drenaggio.

Alla terza domanda inerente il mancato avvio delle “Case della Salute” (http://www.gioianet.it/attualita/4746-gioia-senza-ospedale-e-senza-casa-della-salute.html) e la conseguente “certificazione” di morte dell’ospedale Paradiso che in quest’ultima soluzione intravedeva un barlume di sopravvivenza, De Leonardis si rivela particolarmente preparato.

“Gli errori del passato ci hanno messo con le spalle al muro. Il piano di Fitto, disatteso da Vendola aveva un errore di base: non aveva preparato il territorio. In Veneto si è già all’8°, 9° piano di riordino, la strada da percorrere è riuscire è individuare i servizi trainanti. A Bitonto, città che ha il doppio della popolazione gioiese, il Distretto sanitario ha attivato servizi che hanno limitato i danni.”

confronto candidati6 tavoloStoppini invita alla risposta Longo con un assist sull’amianto. Nella sua premessa l’ex sindaco ricorda il voto in consiglio regionale a favore della chiusura dell’ospedale gioiese del suo antagonista Povia, ricorda l’impegno dell’Osservatorio, tutte le strategie poste in essere per salvarlo non ultimo il ricorso giudiziario, e ribadisce che occorre affrontare questo problema con atti deliberativi, individuare modi, termini e tempi.

Per Lucilla i patti devono essere rispettati, così come garantiti i 32 posti letto, potenziando la struttura con day hospital. Sarebbe opportuno anche rivedere il piano della Regione tenendo conto della posizione strategica di Gioia.

Per Enzo Cuscito la parola d’ordine è prevenzione.

confronto candidati 23Occorre sollecitare un piano di smaltimento di amianto regionale che renda più responsabili i cittadini e meno oneroso lo smaltimento, e soprattutto attuare ogni strategia possibile a favore di un presidio di primo intervento, un pronto soccorso efficiente e all’avanguardia.

Sul cimitero e sui vari contenziosi accesi dalle precedenti amministrazioni (quarta domanda), Cuscito non ha dubbi: il project financing cui ci si è opposti a Gioia, attuato per la gestione del cimitero di Putignano, sta arrecando spese elevate e non pochi danni.

“La privatizzazione non è sempre un beneficio e non dovrebbe toccare taluni ambiti, è un’etica da rispettare a vantaggio del bene comune di tutti. La controversia ereditata sul passaggio a livello di via Santeramo non si potrà considerare chiusa se prima non si trova dsc 0321una soluzione che eviti che quei quartieri diventino ghetti, investendo quei famosi 6 milioni di euro in sottovia e sottopassi di collegamento ben prima della ventilata chiusura.

Piero Longo ricorda le ultime vicissitudini vissute per lo smaltimento di amianto in via Tarantini, riguardo al cimitero è noto che … “non porti bene”! Su questa questione cadde Mastrovito e si è frantumata anche la sua maggioranza. Il privato aveva intenzione di smantellare il cimitero monumentale e costruire nuove cappelle.

De Leonardis alla luce di tali domande dichiara di non essere sorpreso del fatto che Povia si sottragga al dialogo su Cimitero, Ferrovie e Monte Sannace, argomenti su cui le sue posizioni sono diametralmente opposte a quelle della città, come dimostrato dai voti in dsc 0342Consiglio comunale, né serve una bretella che colleghi via Santeramo con via Vecchia Matera per cucire l’amputazione del passaggio a livello chiuso.

Alla domanda più spinosa, legata alle tasse, De Leonardis annuncia che chiunque andrà al governo non potrà per i primi mesi mettere mano alle casse, stremate quanto le tasche degli italiani, l’unica soluzione è ridurre la spesa pubblica.

Longo ricorda le promesse poviane di lacrime e sangue e promette la politica del buon padre di famiglia. A sostegno di questa tesi elenca il risparmio attuato rinunciando a dirigenti esterni (480mila euro) e i tagli a compensi e benefit degli amministratori.

Lucilla sul tema si mostra cauto, i tagli ai trasferimenti statali dsc 0338devono essere compensati dal controllo dei costi, dai tagli alla spesa pubblica e occorre inserire nel bilancio i contributi recuperati dall’evasione fiscale.

Cuscito parla di equità fiscale, chi ha di più, deve dare di più, occorre un maggior controllo sulla spesa per evitare gli sprechi ed investire partendo dai bisogni dei tanti.

La serata si conclude alle 20.45, accanto alla porta gli agenti di Polizia Municipale attendono che si sfolli, all’esterno si continua a commentare… Dalla Piazza, mentre nella De Deo si discuteva pacatamente, piovevano strali sugli ignari candidati e su Stoppini.

“Abbiamo tentato in ogni modo di impedire questo incontro…” pare sia stato detto dal palco.

“Non condivido la tua idea – scrive Voltaire – ma darei la vita perché tu la possa esprimere…” altri tempi, altri luoghi, altri uomini…

La più grande sconfitta umana è nella negazione della libertà.

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