Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Attualità

LIONS E DISABILITÁ, PIÚ SOCIALITÁ E TECNOLOGIA

lions-disabilita-pp

lions-favale“Assistere in casa una persona disabile o non autosufficiente” è il titolo del meeting organizzato dai Lions “Mont Jhoe”di Gioia del Colle, e la delegazione dell’“Amopuglia”, associazione di malati oncologici, svoltosi presso il chiostro comunale nel pomeriggio di venerdì 20 aprile.

A dare avvio alla serata le note dell’Inno di Mameli e il rituale tocco di campana ad opera del presidente dei Lions Dott. Giovanni Carnevale, il quale ha salutato gli ospiti ringraziandoli per la loro disponibilità, ai saluti del presidente si è aggiunto il Dott. Michele Favale, presidente dell’associazione “Amopuglia”, che ha espresso l’importanza di creare una rete tra le diverse associazioni di volontariato affermando: “Solo se si è uniti si cresce e si creano grosse opportunità”.lions-daprile

Pino D’aprile nei panni di cerimoniere ha introdotto i conferenzieri: il Dott. Domenico Chiarelli, Fisiatra Responsabile del Servizio di Riabilitazione DSS 13 ASL BA, il Dott. Ing. Leonardo Benedetto e la Dott.ssa Antonella Robortaccio, Presidente della Cooperativa Sociale “Solidarietà”.

Il Dott. Chiarelli ha iniziato il suo intervento spiegando il significato di disabilità, definendola condizione personale di chi, in seguito ad una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane ed è spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

Il Dott. Chiarelli ha continuato il suo intervento proiettando un PowerPoint molto dettagliato nel quale erano elencati diversi consigli rivolti ai care-givers, ovvero a lions-chiarellitutte quelle figure (familiari, educatori…) che si prendono cura della persona affetta da disabilità, i quali non devono mai sostituirsi nello svolgere compiti che il disabile è ancora in grado di svolgere autonomamente, loro dovere è stimolare l’autonomia. Tra gli altri consigli elencati nella proiezione scopriamo il tipo di alimentazione consigliata ai disabili e alcuni suggerimenti per creare un ambiente consono alle esigenze dei soggetti portatori di handicap.

A seguire l’intervento dell’ing. Benedetto il quale ha sottolineato l’importanza della tecnologia domotica per migliorare l’ambiente in cui vivono le persone disabili.

lions-benedettoLa domotica, è la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropotizzati. Il termine domotica deriva dal latino “Domus” che significa “casa”. Durante la sua esposizione sulle tecnologie proposte dalla domotica, l’ingegnere, ha voluto elogiare il contributo di un giovane ragazzo barese di 28 anni Nicholas Caporusso, laureato in informatica all’università di Bari, il quale, grazie al sostegno della Regione Puglia, ha ideato il guanto per sordo-ciechi (costo circa 250 €).

Il guanto permette alle persone sordo cieche di comunicare con gli altri e interagire con l’ambiente grazie a dei sensori che, collegati a un PC, consentono di tradurre e visualizzare un messaggio comprensibile a tutti. Il sistema di comunicazione sfrutta il linguaggio Malossi, in pratica, il palmo della mano sinistra del destinatario diventa una macchina da scrivere per il mittente, le parole vengono composte toccando diverse parti delle dita corrispondenti alle lettere dell’alfabeto.

lions-solidarietaLa disabilità è sempre una diversa abilitàesordisce così la presidente della cooperativa sociale Solidarietà Dott.ssa Robortaccio, che ha illustrato brevemente la storia della cooperativa e non volendo riempire la serata solo di parole, ha mostrato al pubblico presente un video che mostrava gli educatori della cooperativa all’opera durante una giornata tipica di visite a domicilio alle persone affette da disabilità o ad anziani, sul loro volto il sorriso e l’amore per la loro missione. A fine filmato, una voce dal pubblico, visibilmente commosso, ha esclamato“bravi ragazzi” non è mancato l’applauso sgorgato dal cuore dei presenti rivolto al lavoro di questi “angeli custodi”, come li ha definiti, giustamente, il dott. Isdraele il quale nel suo intervento, a conclusione della serata, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra comune e associazioni e il fatto che bisognerebbe interessarsi di più al sociale e organizzare meeting al fine di informare costantemente i cittadini.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *