“DO-VE-VA-LA-NA-VE?”, INSOLITO SPETTACOLO, DA APPLAUSI
Applausi ed elogi per lo spettacolo “DO-VE –VA- LA -NA-VE?”, tenutosi nella serata di martedì 29 maggio presso il teatro Sacro Cuore, spazio messo gentilmente a disposizione dal parroco Don Mario.
L’evento organizzato su iniziativa e proposta del Presidente del Consiglio Provinciale di Bari, dr. Piero Longo, in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, ha visto la nostra cittadina protagonista nell’accogliere la prima nazionale dello spettacolo i cui attori sono i detenuti del carcere di Turi.
L’evento, coordinato e curato dall’avv. Lucio Romano, gode anche del Patrocinio dell’Associazione Culturale Il Borgo delle Arti e del Centro Civico 121 di Gioia del Colle. A introdurre lo spettacolo l’avv. Lucio Romano, che ringrazia e saluta i presenti e lascia la parola al regista Pino Cacace, il quale spiega il titolo dello spettacolo: “Il viaggio della nave diretta a Corfù rappresenta il percorso di legalità che i detenuti stanno affrontando, lasciano la terraferma per salire sulla nave e per procurarsi uno spazio di riflessività, che li distacchi per un po’ dalla realtà esterna.
“Lo spettacolo teatrale, tratto dal laboratorio di “racconti allo specchio” si avvale di filmati multimediali, ed è stato realizzato a febbraio del 2011 all’interno del carcere di Turi, è la prima volta che i detenuti hanno la possibilità di portare lo spettacolo all’esterno delle mura carcerarie.
Dopo la presentazione sintetica, ma esaustiva del regista si spengono le luci, si apre il sipario e ha inizio lo spettacolo, sul ponte di una nave da crociare si alternano i diversi personaggi ciascuno con una propria storia da raccontare, che per un motivo o per l’altro si ritrova ad esporre al proprio compagno di viaggio, all’improvviso una tempesta destabilizza i passeggeri, che però non si perdono d’animo e grazie alla collaborazione e all’aiuto reciproco riescono a scampare al pericolo.
Passata la tempesta il messaggio arriva chiaro in platea: “la nostra vita è come questo mare” (ci si batte tra alti e bassi cercando di non affondare) “Auguro a tutti un buon proseguimento e buon viaggio”. La platea commossa ed entusiasta applaude gli attori.
Pino Cacace, ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla messa in scena dello spettacolo, dall’educatore Pasquale Di Pierro, alla costumista e scenografa Valeria Pinto, alla scenotecnica Rosanna Bianca, alle riprese video di Francesco Defilippo, e all’addetto alle luci e alla fonica Gabriele Ciriello.
Al termine dello spettacolo, a salire sul palco, il promotore di questa fantastica iniziativa il dott. Piero Longo, il quale dopo aver ringraziato Pino Cacace e i detenuti per l’impegno profuso, ha voluto chiamare sul palco, accanto a sé, il neo eletto sindaco Sergio Povia, e ha voluto ribadire che questa iniziativa, è motivo di vanto e orgoglio per il nostro paese, unico cruccio, continua, non aver svolto lo spettacolo nel teatro Rossini al quale, però, sicuramente verrà proposto di organizzare uno spettacolo del genere nella prossima stagione teatrale. In seguito a prender la parola è l’emozionatissima direttrice del carcere di Turi Dott.ssa Maria Teresa Susca la quale orgogliosa afferma: “Quello di questa sera è un piccolo esempio di come attraverso la fiducia si possa fare un ottimo lavoro, il mio auspicio è, rivolta ai detenuti, che possiate ricambiare la fiducia che le istituzioni stanno riponendo in voi”.
Anche Povia ha ringraziato i detenuti per la serata, in quanto ha permesso a tutti i presenti di riflettere sulla delicata problematica del reinserimento dei carcerati. A chiudere la serata l’intervento di Antonio Turco, educatore del carcere di “Re Bibbia” il quale afferma con voce possente e sicura: “Se il teatro è utile per il reinserimento dei detenuti ben venga”.
Una bellissima iniziativa che ha permesso al pubblico gioiese di farsi portavoce del lavoro che viene svolto nelle carceri da educatori, psicologi, direttori, guardie carcerarie che credono fermamente nel reinserimento e nella ri-educazione dei detenuti.