MIRELLA RESTA E “ODISSEO”, SIMPATICO SAGGIO DI DANZA-foto
“Il vero viaggiatore è soltanto chi parte per partire, col cuore lieve, simile a un pallone; chi non si separa mai dal suo destino e, senza sapere perché, dice sempre: andiamo!” (Charles Baudelaire).
Ed è dedicato al viaggio, e a quello che è il viaggiatore per antonomasia – Odisseo – il saggio della scuola di danza ‘Laboratorio del Movimento’, spettacolo che prende il titolo dall’omonimo poema omerico: ‘Odissea’.
Il ‘Laboratorio del movimento’, scuola di danza diretta da Mirella Resta, ha presentato uno spettacolo dai dettagli curati, nei giorni 21-22 giugno, presso il teatro ‘S. Lucia’ di Gioia del Colle. Il pubblico è condotto, grazie alla voce narrante di Carmela Colannino, in un viaggio tra la grazia e l’armonia dei movimenti.
Ci si muove tra la musica, e i colori dei costumi – a cura di Alessandro Longo – tra la spensieratezza dei piccoli allievi, e la sensualità dei corpi dei più grandi. Attorno al complesso personaggio di Ulisse ruotano le coreografie della stessa Mirella Resta per la disciplina classica; di Marika Tramacere e Terry Yoko per i corsi di danza moderna; e di Osa per l’hip-hop.
In compagnia di Ulisse – figura complessa e multiforme, che “di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri” – ripercorriamo le sue avventure. È un viaggio attraverso isole e mari ignoti, e nel quale tanti sono i personaggi che si incontrano. Un viaggio all’interno di personalità dalla natura estremamente varia: mostri, maghe e donne tanto diverse tra loro. Seguendo Nausicaa, Ulisse giunge nella città dei Feaci … I Feaci raffinati ginnasti e tiratori d’archi sono interpretati dai bravissimi ballerini.
Inizia così il lungo flash back con il primo degli episodi raccontati da Odisseo, il quale narra, alla corte dei Feaci, l’incontro con i ciclopi, e nello specifico, quello con il ciclope Polifemo. Proseguendo incontriamo il fascino ambiguo del canto delle sirene. E Ulisse si ritrova tra la forza della musica che penetra nella mente e fa dimenticare se stessi, e quello della magia insita nel fascino femminile.
Fascino femminile che ritroviamo con la seducente Circe, fino ad arrivare alla donna di Ulisse: Penelope. Penelope con la sua malinconia, pazienza e grande fedeltà che aspetta il suo Odisseo, che finalmente giunge, dopo le mille avventure, nella sua amata Itaca.
Un saggio dal grande valore artistico che ha saputo unire letteratura e danza in uno spettacolo piacevolissimo.
Scatti fotografici a cura di Donato Mastromarino che ringraziamo per la collaborazione.