CONSIGLIO COMUNALE RACCONTATO DA LAMANNA
Riceviamo e pubblichiamo il sottostante contributo sul Consiglio Comunale a firma di Vincenzo Lamanna.
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ANCHE LA MAGGIORANZA SI DEFINISCE ALLA DERIVA!
“La minoranza sembra l’orchestra che suona il valzer sul Titanic (attuale amministrazione) che affonda. Invece di suonare vi invito a collaborare affinché si salvi la nave“. Citazione di Vito Ludovico consigliere di maggioranza capogruppo PD in Consiglio Comunale.
Si chiude così uno dei primi consigli comunali dove con abili colpi di fioretto la minoranza testa la compattezza di una maggioranza poco coesa e di un sindaco sempre più incompetente e incapace.
Una minoranza orfana di De Leonardis, il quale arriva in consiglio alle ore 13.05 e stranamente si allontana durante la discussione delle illegittimità dell’ing. Laruccia, e del consigliere Celiberti, sempre se lo si può ancora ritenere consigliere di minoranza (sulla quale assenza personalmente non avevo dubbi). Di contro una maggioranza presente al gran completo.
Assessori presenti solo in mattina e solo Donvito il quale dopo la relazione sul soggiorno per anziani e giovani si dilegua e la De Giorgi che a sprazzi compare e scompare, unico assessore sempre presente è Franco Ventaglini seduto al fianco di Povia pronto a dirigerlo a bacchetta, il vero sindaco è lui, unico vero esperto in politica tra la maggioranza.
Il tutto comincia alle 11 circa quando dopo l’apertura del Consiglio Comunale il presidente sospende la seduta per una riunione tra i vertici Spes, tecnici del comune e consiglieri di maggioranza e minoranza, voci certe parlano di un Povia molto nervoso che bacchetta duramente durante la riunione i suoi tecnici comunali.
Alla ripresa dei lavori il consigliere Mastrangelo nelle comunicazioni chiede lumi sulla capitozzatura degli ulivi secolari nella zona adiacente la distilleria Cassano, qui il sindaco si dimena tra scuse varie scaricando la colpa sul responsabile dell’atto, ma i ben informati parlano di autorizzazioni verbali concesse da un consigliere di maggioranza e da alcuni funzionari.
Poi arriva il momento dello scontro tra l’ex Sindaco Longo e il Presidente del Consiglio, i toni si alzano e le parole e accuse pesano come macigni, Longo evidenzia l’anomalia perpetrata dal presidente del consiglio il quale ha risposto per iscritto ad una interrogazione rivolta al sindaco, anomalia formale e sostanziale in quanto lo stesso deve essere garante di imparzialità, comprensibile l’inesperienza ma se si ricopre un ruolo così delicato un po’ di regolamenti e il testo unico dovrebbero essere studiati.
Dopo le comunicazioni si passa all’interrogazione del consigliere Lucilla su Masi Lenin, dopo una breve discussione il Sindaco ammette di non essere a conoscenza degli articoli del T.U. (dovrebbe studiare anche lui o essere aiutato dai suoi tecnici) citati e garantisce che provvederà a ritirare le deleghe, sostituendole con altre, se il consigliere Masi non le lascia di sua spontanea volontà.
In merito alla vicenda Ospedale, dopo ampia discussione e sospensioni varie, si giunge ad un O.d.g. condiviso e votato all’unanimità tranne Povia che si astiene, che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che possa dialogare con proposte direttamente con i vertici dirigenziali locali del Distretto Sanitario. Subito dopo si parla di Laruccia. Qui la minoranza con soli 4 consiglieri in aula, affonda i colpi di fioretto con precisione chirurgica.
Maggioranza a 7 assenti Tisci, Martucci e Mancino Antonio.
Mastrangelo e Cuscito suonano la carica contestando atti illegittimi facendo precisi riferimenti alle violazioni di legge, i due vengono più volte interrotti da Erasmo Mancino e da Falcone, quest’ultimo fa notare che la maggioranza, in parte assente, deve invece essere presente in questi momenti per dimostrare alla città la coesione (inesistente) della stessa.
Vasco va giù pesante contro gli atti posti in essere per l’assunzione del dirigente ritenendo che gli stessi vanno annullati in quanto illegittimi, a questo punto si chiede l’intervento del segretario il quale a microfono dichiara che la responsabile di questa irregolarità è la funzionaria del settore (dott. Grazia Orlando) ma lo stesso dimentica che pochi giorni fa ha ricevuto la dirigenza dei tre settori e se dichiara che l’atto non è regolare dovrebbe annullarlo lui stesso.
Si passa tra toni alti e accuse pesanti alla presentazione di un nuovo Odg che il Sindaco impropriamente dice di essere irricevibile (non è compito del sindaco questo ma del segretario e presidente)”.