PUBBLICHE MINACCE E NOTE URBANISTICHE “SECRETATE”
Con riferimento alla ventilata minaccia di adire le vie legali nei confronti della Redazione di GioiaNet, sorprende rilevare come la nostra Amministrazione si dimostri così solerte nell’inviare – prima volta nella storia amministrativa recente – non richieste di rettifica (più o meno motivate) ma missive poco ortodosse di chiaro intento intimidatorio, con annessa ed espressa richiesta di pubblicazione (come fosse un comunicato stampa per la promozione di un particolare evento degno di nota ed attenzione), e tergiversi su altre richieste che, di contro, andrebbero rese immediatamente pubbliche (per la dovuta trasparenza negli atti amministrativi).
L’ultimo esempio di cotanta trasparenza è la mancata pubblicazione della nota proveniente dalla Sezione Urbanistica della Provincia di Bari n. PG0137236 del 7 agosto 2012, con cui il responsabile del servizio provinciale “comunica che il servizio scrivente, sulla base della istruttoria fin qui svolta, intende adottare apposita determinazione di ANNULLAMENTO del permesso di costruire in parola” (PdC n35/2011).
Permesso di costruire, per intenderci, rilasciato per la costruzione di un complesso edilizio sorto in un’area di via Fellini, nei pressi del Six Strike, a suo tempo posta sotto sequestro dalla Forestale e successivamente dissequestrata. Un film già visto ultimamente in altre aree soggette alla stessa trafila. I destinatari hanno 30 giorni di tempo per fornire le richieste controdeduzioni.
Argomento ben più importante e complesso, rispetto a questa richiesta inoltrata in redazione senza protocollo e firma del mandatario, insieme ad altre vicende che pendono come tante spade di Damocle sulla testa di tutti i cittadini come gli esiti di altri permessi di costruire ancora in itinere (ex Arena e Tonik), al bando di gara costruito su misura (confermato e difeso dallo stesso sindaco) per l’assunzione del dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale (ing. Laruccia, in video al 10° minuto circa i dettagli – http://www.gioianet.it/politica/5250-la-citta-possibile-vangelo-secondo-povia-video.html), ai conflitti di interesse rilevati nella consegna delle deleghe 
assessorili (Masi Lenin), alla vicenda PromoSport (piscina comunale), alle sentenze esecutive del Consiglio di Stato e TAR (Coop e Se.Ge.Co), alle richieste risarcimento danni milionarie inoltrate dalla Vigeura (parcheggi a pagamento), dalla Stars (esproprio terreno per la realizzazione di una strada comunale), dalla Imcora (torri faro), dalla Inedil (cimitero), e chi più ne ha, ne metta.
Per caso si vuol utilizzare la nostra Redazione come “capro espiatorio” di colpe commesse da altri e di cui si dovrebbe rendere conto alla città o semplicemente perché la si ritiene una spina nel fianco perché portatrice di quella mai accettata “Vox populi, vox Dei”?
