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FESTA MOZZARELLA: 8MILA EURO SENZA FESTEGGIATO-foto

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festa-mozzarella-piazzaNella due giorni dell’11 e 12 agosto dedicata allaFesta della Mozzarella e del gusto”, riportata in Piazza Plebiscito dopo l’esilio dello scorso anno presso la Distilleria Cassano, si è detto di tutto e di più.

Sagra o festa? Più fumo e braci (tanto da farla sembrare, a “naso” una festa dello zampino) che latticini, stand centrali concessi ad esercenti di Noci e altri paesi, piazza piena o piazza vuota

Al di là di ogni considerazione più o meno polemica, l’impegno c’è stato e la festa ha trovato consensi e critiche, come ogni evento organizzato da sempre a Gioia.

Cosa è mancato? La storia del prodotto festeggiato, quel feeling che DSC02510lega cultura e commercio. Una buona campagna pubblicitaria, gli stessi manifesti sono stati stampati quasi a ridosso della festa, forzatamente fatta coincidere con il concerto degli Uaragniaun organizzato da Suoni della Murgia (e quindi non a carico dell’organizzazione che dovrà rendicontare come sono stati spesi gli 8 mila euro deliberati).

Qualcuno già si chiede come mai per la Festa federiciana siano stati stanziati soli 1.500 euro (sempre due giorni con spiegamento di sbandieratori, falconieri e spettacoli ovunque) a fronte delle “Orme dei Pooh”, bravissimi, nessun dubbio in merito, quasi più bravi della storica band ed altrettanto coinvolgenti… ma sempre di “cover” si trattaDSC02400.

Altri ancora puntano l’indice sui pochi caseifici che hanno aderito e portato in piazza il loro prodotto. Addirittura uno di essi, il Caseificio Sette Colli, ha preferito negli stessi giorni aprire il suo stand in quel di Castellaneta, in occasione della Sagra della Farinedda (due chilometri e mezzo di percorso con degustazioni, balli e spettacoli dal 10 al 12 agosto con 35mila visitatori accertati).

Volendo scendere nei dettagli un tentativo di “acculturare” la festa è stato fatto invitando alla conferenza tenutasi il 9 agosto il professor Vito Nicola Savino, preside di Agraria. In questa occasione Federico DSC02447Antonicelli, consigliere delegato al settore nel Chiostro del Comune con l’assessore alla Cultura Piera De Giorgi ha ricordato l’importanza della valorizzazione del prodotto e la fatidica D.O.P. della treccia gioiese, in ogni sagra (o festa) rievocata e auspicata e non ancora realizzata.

La prima sera sul palco gli assessori Filippo Donvito, Piera De Giorgi, il vicesindaco Franco Ventaglini, il consigliere Federico Antonicelli e il presidente del Consiglio Tommaso Bradascio. Seconda sera stessa formazione “politica”, senza la De Giorgi e VenDSC02497taglini, ma con i fratelli Riccardo della Lega Casearia.

Gli Uaragniaun e la bravissima Maria Moramarco hanno riempito la piazza di suoni antichi e tarantelle ballate da bimbi ed adulti. Non una folla oceanica alla Marco Carta, ma più che discreta partecipazione.

La seconda serata ha visto un ulteriore saluto emozionato alla città di Antonicelli e quello accorato di Bradascio e Donvito fare un accenno a facebook su cui era stata pubblicata il giorno prima una foto della piazza semivuota per DSC02534poi premiare con una targa il ballerino gioiese Diego Buttiglione. Del sindaco Sergio Povia nessuna traccia neanche nelle numerose foto scattate da Mario Di Giuseppe, che ringraziamo per la preziosa testimonianza iconografica, pubblicate nella gallery.

Le Orme dei Pooh hanno avvinto nella nostalgica morsa delle emozioni i fan dello storico complesso. Cantavano proprio tutti e la piazza era davvero colma, ma girato l’angolo… il deserto!

DSC02345I momenti più significativi – ovvero la lavorazione “dal vivo” della mozzarella, avvenuta diverse ore prima della festa presso lo stand della Gioiella di Filippo Capurso – sono stati immortalati dalle telecamere di Telenorba. Molto curati anche alcuni degli stand che proponevano salumi, olio e frutta, il più suggestivo quello del “Frantoio la Masseria”, infine tocco di classe i guanti bianchi delle due hostess della Granarolo.

Per una edizione 2013 che si rispetti, a prova di “critiche”, forse bisognerebbe iniziare a lavorarci su DSC02631sin d’ora, magari analizzando le cause della scarsa partecipazione degli addetti al settore, finendo di annunciare la D.O.P. o la D.O.C. della mozzarella ma realizzandola sul serio, con tutti i disciplinari “a posto” perché la si “festeggi” il prossimo anno, avvalendosi del supporto e della competenza del Gruppo d’Azione Locale (G.A.L.)Terra dei Trulli e di Barsento“: che si faccia o non se ne parli più, perché ha sempre più il “sapore” di una presa per i fondelli.

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