Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Attualità

VITO ALBERTO LIPPOLIS “CRITICA” “INSEPARABILI”

alessandro-piperno-premio-strega-pp

alessandro-pipernoA voler essere vergognosamente bigotti, “Inseparabili” di Alessandro Piperno può apparire se non indecente, ma per lo meno osceno.

Eppure dobbiamo sempre considerare il nostro dovere morale di lettori liberi da ogni pregiudizio e analizzare al meglio ogni aspetto dello scritto.

La storia è lineare: un padre-modello crolla rovinosamente dal suo piedistallo, spinto giù da uno scandalo di violenza sessuale sulla fidanzatina del figlio minore e i suoi due figli sono costretti a vivere una vita tormentata dal fantasma del padre.

inseparabili copertinaEcco che la semplicità della storia si rivela un ottimo terreno per lasciare al lettore grandi occasioni per conoscere al meglio i personaggi.

In una serie di aneddoti e di vicende, l’autore riesce nel giro di un centinaio di pagine ciascuno a delineare la forma mentis dei due personaggi principali: Filippo e Samuel i due Inseparabili fratelli.

Il primo, il maggiore, è il mantenuto nonché fedifrago di una bellissima ereditiera e showgirl.

Il secondo, il minore, è socio di un’importante impresa di cotone per la quale ha gettato via una vita da uomo di wall street e, non meno importante, compagno di una donna perfetta: perfetta avvocatessa, perfetta compagna a distanza, perfetta nuora e perfetta cornuta.

Una nota particolare va però spesa per la descrizione psicologica dei due personaggi che rivelano tutta la loro essenza nei loro problemi sotto le coperte. Colpiti dalla storiaccia del padre in età adolescenziale entrambi: il primo sviluppa un’insaziabile bulimia di sesso, che appaga con assalti alla moglie e scorribanda inseparabili librotra una svariata schiera di giovani donne; il secondo, invece, è affetto da un’impotenza cronica che lo costringe a imbarazzanti sessioni di vergogna con la compagna e in un secondo momento a finire invischiato in una storia clandestina con un’altra malata di sesso, unica donna che potrebbe davvero soddisfare, nonostante le credenze sulla fedeltà di lei.

Quindi, dopo circa duecento pagine di presentazione, le vite dei due fratelli vengono totalmente ribaltate.

Filippo diventa famoso grazie a un film sulla sua esperienza di medpremio strega 2012 alessandro pipernoico senza frontiere, tanto da attirare orde di ragazza adoranti e di integralisti pronti a fargli la pelle per una scena ritenuta offensiva.

Sami, al contempo, sperimenta le elettrizzanti esperienze del fallimento lavorativo e finanziario e dei preparativi dell’imminente matrimonio.

Cercando aiuto a vicenda e non trovandolo mai, i due Inseparabili arrivano alla rottura e dopo quasi vent’anni tornano a parlare del padre, durante una furiosa lite. Troncando tutto, la madre, ambigua per professione e capro espiatorio della famiglia (per chi stesse pensando a un certo Malaussene, Piperno insegna letteratura francese. Ndr.) ha un infarto e, con una grande elissi narrativa, nel giro di tre anni si ammala e muore.

Al funerale della madre i due Inseparabili si ritrovano. Fili sotto protezione e con due bambini e Sami ancora scapolo e solo, se non fosse che ancora una volta i due fratelli si rivelano Inseparabili.

Con grandi elissi e qvito alberto lippolisualche digressione-aneddoto il ritmo narrativo corre veloce, anche grazie alle voci dei personaggi hanno toni chiari precisi, tagliate su dialoghi rapidi e abbastanza riusciti, per quanto vacui.

Una pecca relativamente grande è la quasi totale mancanza di descrizioni dei luoghi e dei volti, ormai diffusa e discutibile “usanza” nei romanzi contemporanei.

La lettura risulta piacevole sin dalle prime pagine, trasmettendo un senso di leggerezza che però, al temine della lettura, diviene insostenibile.

Ottimo sotto l’ombrellone come alternativa a Sophie Kinsella, ma non come premio Strega.

Sette meno, meno, meno.

(Vito Alberto Lippolis)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *