“LE PORTE DELL’IMPERATORE”, EREDITÁ DA TRAMANDARE-foto
“Il principe potente e tre volte beato, Federico, bagliore di fuoco, la meraviglia del mondo,/ il cui arco è di bronzo e il cui dardo è folgore/ […], a lui Federico, che ha il nome sfavillante e guida la gloria,/ servono la terra, il mare e la volta del cielo”. Giorgio di Gallipoli, poeta medioevale.
Ed è dedicata a colui che fu detto emblematicamente ‘stupor mundi’ (meraviglia del mondo) e ‘puer apuliae’ (fanciullo di Puglia), la manifestazione ‘Le porte dell’imperatore & jam session delle arti’, avutasi nei giorni 1 e 2 settembre, nelle vie del centro storico gioiese. Patrocinata dall’assessorato alla cultura sia della provincia di Bari, rappresentato da Claudio De Leonardis, che del comune di Gioia del Colle – nella persona di Piera De Giorgi –, e organizzata dall’associazione culturale locale Artensione, l’iniziativa ha visto la collaborazione di vari artisti gioiesi. Ottimi artisti impegnati nella ristrutturazione e decorazione di quindici porte in disuso di cantine e vecchie abitazioni.
Il centro storico di Gioia – primo nucleo abitativo bizantino, sorto ai piedi del nostro castello normanno-svevo – si anima di colori ed idee suggestive, che prendono le mosse dalla fascinazione di un grande personaggio come Federico II di Svevia. Uomo di indiscusso ingegno e grande politico, innovatore tecnologico e abile cacciatore … Uomo attento alle scienze e all’arte, mecenate raffinato e attento promotore di poeti.
Ed è attraverso l’arte, e nella fattispecie figurativa, che emerge la simbologia associata a Federico, che l’immaginario collettivo spesso ha trasformato in icone. La ritroviamo, infatti, nelle due porte di Gino Donvito, artista da sempre attento alla storia medioevale autoctona. Emerge la fitta rete pugliese dei castelli federiciani, indiscutibili luoghi di mistero. Troviamo, infatti, nel notturno di Mimmo Milano, il celeberrimo Castel del Monte, che con la sua forma ottagonale, non casuale, riprende la bella corona imperiale.
Attraversano i luoghi pugliesi anche le letture scelte per l’occasione da Giacomo Leronni e Fortunato Buttiglione. Il Reading poetico ha visto protagonisti i versi di autori pugliesi, come il raffinato intellettuale leccese Vittorio Bodini, accompagnati dalle musiche scelte da Roberto Re David e Titti dell’Orco, raffinati musicisti.
Non può, inoltre, non essere ricordata la meravigliosa ‘domus’ gioiese con il suo ‘imperator’, e lo fa Mario Pugliese con la sua porta dall’inconfondibile stile. Imperatore che ritroviamo, con il suo falco, nella fantastica e ironica porta di Dante Spada, insigne fumettista. Propria della storia di Gioia è la suggestiva leggenda su Bianca Lancia, ultima moglie di Federico II, la quale si tagliò i seni, perché accusata di tradimento. Ne parlano Pompeo Colacicco con una sensualissima Bianca Lancia, e Claudio De Leo con la sua opera straordinaria, nel senso più letterario del termine. Fuori dall’ordinario è perché Claudio non utilizza i pennelli ed il colore, ma delle stampe. Fuori dal comune è perché accanto a Bianca Lancia ci sono gli strumenti con i quali può decidere di tagliarsi i seni. Inquieta lo spettatore per la scelta del non colore contrapposta al rosso sangue, e perché chi la guarda non può non fare la sua scelta, come suggerisce il titolo dell’opera ‘Make your choice’.
Ancora su una donna, ma questa volta, su un’ancella del popolo, cade la scelta di Antonella Lozito. Cavalieri e crociati sono, invece, i protagonisti delle opere di Valerio Pastore, Sergio Gatti, Luca Di Napoli e Mario Lozito. In fase di lavorazione la porta di Agata Difino.
Interessante, infine, ma non per ultimo, sono la mostra fotografica, posta all’interno della magica location di Spazio Unotre, ‘Il battente (Un colpo … per annunciarsi)’ di Giovanni Addabbo, a cura dell’Università della Terza; e lo spettacolo dell’Atrebil teatro ‘Sogni dal Sud’ per la regia di Rocco Capri Chiumarulo e Anna Garofalo. Protagonista assoluto è il sud con i suoi caldi colori, i suoi magnifici paesaggi, la sua fervida terra, i suoi intensi profumi, e suoi rumori … Ritroviamo il già citato Bodini, accompagnato da Garcia Lorca e Pablo Neruda in un viaggio tra l’onirico e il reale.
Una manifestazione, quella de ‘Le porte dell’imperatore & jam session delle arti’, davvero interessante, e con un insito valore aggiunto per l’eredità che lascia al centro storico gioiese.
Si ringraziano Mario Di Giuseppe, Giovanni Addabbo e Titti dell’Orco per il contributo fotografico.