OSPEDALE: LADRI IN AZIONE. RUBANO RAME E “SANITARI”
Reparti chiusi, corridoi deserti, assenza di un servizio di portineria, uno stabile completamente abbandonato a se stesso nelle ore notturne, sprovvisto di un minimo servizio di vigilanza, le cause che hanno portato nel nostro ex Ospedale Paradiso all’episodio di saccheggio, verificatosi presumibilmente domenica notte tra il 16 e 17 settembre, e venuto alla luce il lunedì mattina, quando è stato rilevato un cattivo funzionamento dell’aspiratore, al momento dell’accensione della strumentazione endoscopica.
Dopo una verifica tecnica, si è constatato che la causa del malfunzionamento consisteva in un notevole danno all’impianto centralizzato del vuoto, in seguito alla sottrazione di parte delle tubazioni in rame dell’impianto in corrispondenza di una centralina di derivazione collocata al secondo piano della struttura ospedaliera, esattamente nel corridoio dell’ex reparto di Pneumologia.
Episodio molto grave, in quanto se tale attività di sottrazione di tubazioni di rame avvenisse per le linee dell’impianto che servono la rete centralizzata dell’ossigeno, potrebbero verificarsi gravi conseguenze (esplosione dell’intero stabile) data la nota infiammabilità e potenziale esplosivo di tale gas.
Altro episodio di saccheggio, si è verificato nel bagno del corridoio sempre del secondo piano in prossimità del Servizio di Endoscopia digestiva, con sottrazione del water e dell’impianto doccia, creando l’impossibilità ai pazienti di usufruire dei servizi igienici.
Altri episodi per mancanza di vigilanza si sono verificati nel reparto di Oculistica, dove al mattino sono stati trovati barboni che dormivano. Tutto questo comporta una “colpa in vigilando” e un’omissione da parte degli organi competenti.
Necessaria quindi, a tutela di cose e persone, degli impianti e delle strumentazioni presenti nello stabile, una adeguata sorveglianza interna.