FAHRENHEIT 451: “NEI LIBRI LA LIBERTÁ ASSOLUTA”
L’appuntamento con “le giovani recensioni” segnala un nuovo ingresso. Al nostro primo collaboratore, Vito Alberto Lippolis, studente liceale quindicenne, si aggiunge la sua compagna di classe, Elisabetta De Bellis, anche lei studentessa della V B del Liceo Classico, con la recensione del libro “Fahrenheit 451”, di Ray Bradburyinizia. Buona lettura a tutti.
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“Fahrenheit 451” di Ray Bradburyinizia con Montag, un pompiere che non spegne il fuoco ma ricerca e brucia libri. I libri rendono la gente infelice perché pensante ed è il compito del pompiere di rimuovere tutte le tensioni discordanti e di permettere alla tecnologia dell’intrattenimento di dominare. Montag incontra Clarisse, una ragazza minuta la cui innocenza fanciullesca lo spinge a riconsiderare la sua vocazione. Inizia a leggere illegalmente dei libri e a mettere in questione la sua non-relazione con la moglie Mildred che trascorre tutte le sue giornate assorbita dalle pareti televisive del salotto e dalle radioline miniaturizzate nelle orecchie.
Montag però, comincia ad andare alla ricerca dei propri bisogni, quando brucia una donna all’interno della sua casa che rifiuta di vivere senza i suoi libri. A questo punto entra in contatto con un anziano professore, Faber, che Montag ha incontrato per caso un anno prima che iniziasse la storia. Il protagonista allora si prefigge di sovvertire l’ordine repressivo alimentato dai pompieri ma viene scoperto. Lo costringono a bruciare la propria casa e la sua collezione di libri, ma sfugge all’arresto e si unisce ad un gruppo libero di ex accademici in esilio che tentano di registrare la conoscenza dei libri imparando a memoria un’opera ciascuno. La storia termina con la distruzione per mezzo di armi atomiche della città, lasciando Montag e gli accademici girovaghi come gli unici guardiani dell’antica saggezza umana.
Un libro assolutamente affascinante e, anche se scritto nel 1953, tratta temi molto attuali. Il protagonista vive in una società in cui il governo soggioga le persone impossessandosi dei mezzi di comunicazione… la televisione con i programmi prescelti e approvati è obbligatoria, i libri vengono bruciati dai pompieri che appiccano i roghi invece di spegnerli. In questo mondo allucinato le persone non comunicano veramente tra loro, non producono idee, sono marionette sterili. Ecco allora come il tema della cultura diventa fondamentale per ciò che riguarda la libertà personale, il diritto ad avere un’ informazione libera ed imparziale, ad avere un’ identità propria radicata nella storia del proprio popolo. La conoscenza trasmessa attraverso i libri assicura ai lettori una libertà assoluta ed è proprio con la resistenza pacifica che un gruppo di persone decide di opporsi al totalitarismo.
Un classico che tutti dovrebbero leggere anche più di una volta.
Elisabetta De Bellis – V B Liceo Classico