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“UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARÁ UTILE”, LUCIA ZAGALOLO

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Continua ad allungarsi la lista dei partecipanti alla rubricale giovani recensioni” con una new entry, Lucia Zagalolo, studentessa della V B del Liceo Classico, che si è cimentata nella recensione del libro “Un giorno questo dolore ti sarà utile”, di Peter Cameron.

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Avrei tanto voluto che la giornata fosse tutta come la colazione, quando le persone sono ancora sintonizzate sui loro sogni e non è previsto che debbano affrontare il mondo esterno. Mi sono reso conto che io sono sempre così; per me non arriva mai il momento in cui, dopo una tazza di caffè o una doccia, mi sento improvvisamente pieno di vita, sveglio e in sintonia col mondo. Se si fosse sempre a colazione, io sarei a posto”.

James ha diciotto anni e qualche problema con la vita di relazioni. Lavora nella galleria di sua madre, una galleria alternativa tanto quanto deserta. Ama la solitudine, ama stare con i suoi pensieri, ama essere dimenticato. Per lui le persone vivono di cose futili, superficiali; trova noioso stare con i suoi coetanei e si sente incompreso dal mondo.

Sua madre, appena fuori dal terzo matrimonio durato appena un week-end, pensa solo a mandarlo da una psicoanalista. Quando James non rientra a casa per una notte non se ne accorge nemmeno, troppo presa dai suoi problemi. Non ha mai saputo capire suo figlio.

Altrettanto egoista la sorella Gillian, 3 anni più grande ma già impegnata a scrivere le sue memorie e frequentare un uomo sposato. Mirò, il cane di famiglia, sembra essere l’unico in casa ad ascoltare James. Persino suo padpeter cameron librore, che incontra una volta a settimana, è più concentrato sulla sua operazione di chirurgia plastica agli occhi che a lui.

Ma perché non vuoi andare all’università?gli chiedono tutti, quasi fosse una destinazione obbligata anche per chi non vuole andarci. James infatti preferisce spendere quei soldi per comprare una casa nel Kansas, ma questa idea gli passerà presto… Poi c’è John, suo collega di lavoro, con il quale si incontrerà in un appuntamento al buio sotto falso nome, per far colpo su di lui. Scherzo che gli costerà il licenziamento da parte della madre e la fine dell’amicizia con John.

Quindi centrale anche l’argomento della presunta omosessualità del ragazzo, esplicitata con la domanda di suo padre “Sei gay?” che lo coglie di sorpresa. “Io sapevo di essere gay, anche se non avevo fatto niente di gay e non sapevo se lo avrei mai fatto”. Tutto sembra ruotare in senso opposto al protagonista: nessuna parola di comprensione, nessun abbraccio, nessun incoraggiamento, solo rimproveri, domande, spiegazioni…

Allora James si rifugia tra le braccia e le parole di sua nonna, l’unica che anche solo con uno sguardo, sa capirlo. Sua nonna vive ormai da sola da diversi anni, appartiene a una generazione diversa lei, è crUn-giorno-questo-doloreesciuta in modo differente.

James ama le perle di saggezza di sua nonna, o anche solo un sorriso o uno sguardo messo lì, davanti ai suoi occhi, che non lo fa sentire solo. Gli piace restare a casa con la nonna e chiacchierare con lei. Lei che la sua vita l’ha già vissuta e conosce il dolore, gli farà capire presto che un giorno questo dolore gli sarà utile”.

Cameron in questo libro usa una tecnica di scrittura abile e consapevole, gioca con i pensieri del protagonista e li mette tutti in chiara luce. È spesso possibile capire il perché delle azioni e delle decisioni di James perché è lui stesso a spiegarle. È un ragazzo chiuso e solitario per coloro che gli stanno intorno, ma non per ilpeter cameron lettore.

James è estremamente intelligente e a volte sembra che ne sappia più di qualsiasi altro adulto. Lo strano è che io sono un asociale, ma quando entro in contatto con uno sconosciuto- anche se si tratta solo di un sorriso o di un cenno con la mano, che non credo sia considerato un vero contatto ma per me lo è- mi sembra che dopo non possiamo andarcene ognuno per la sua strada come se niente fosse.” […] “Credo sia questo a farmi paura: la casualità di tutto”.

Il libro è un vero e proprio viaggio attraverso la mente del protagonista oltre che uno specchio reale della società moderna, problemi compresi. Ho trovato molto interessanti alcuni pensieri di James sulle sue scelte e sul diritto di prenderle da solo. Per chi ama un tipo di racconto che va oltre le righe quindi le apparenze, consiglio questo libro…e magari potrà scoprire un pezzo di James dentro di sé.

Lucia Zagalolo – V B Liceo Classico

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