COMENIUS: GIRARE L’EUROPA PER “INCUBARE CULTURA”-foto
A maggio in primavera a Perigord (http://www.gioianet.it/index.php?option=com_content&;task=view&id=4876&Itemid=14), in ottobre a Londra una delegazione di docenti e studenti del Liceo “Ricciotto Canudo” è approdata alla Raynes Park High School londinese in uno dei viaggi inseriti del progetto Comenius “Eat International”.
Insieme al dirigente, professor Rocco Fazio hanno rappresentato l’istituto la professoressa Piera De Giorgi, referente del progetto, la professoressa Anna Elena De Stefano e il professor Pierangelo Leone. Tre gli studenti che han dovuto confrontarsi con i loro pari inglesi e quelli provenienti da Francia e Repubblica Ceca: Andrea Iannotta, Patrick Dassira e Vito Morgese.
Obiettivo dell’incontro il confronto.
“Si cresce e molto confrontandosi con realtà scolastiche europee di così alto livello – afferma Anna Elena De Stefano – la mia personale percezione è che si sia sulla buona strada, e che sia positivo anche per i ragazzi confrontare le singole esperienze.”
“Le progettazioni europee – afferma Piera De Giorgi – allargano gli orizzonti delle frontiere didattiche ed offrono opportunità di interessanti comparazioni.”
Un processo che mutuando modelli e competenze porta ad un comun fattore: la “costruzione” di una proposta educativa europea che esaltando le singole identità – imprescindibile “marcatore” di nazionalità e cultura – possa dialogare su argomenti comuni e su di essi confrontarsi alla pari.
Anche nell’enogastronomia, per entrare in tema, che ben si coniuga con tradizione e sperimentazione di nuovi “gusti” e metodologie di apprendimento, ci si può confrontare e soprattutto piacevolmente contaminare.
In un’ottica evolutiva che vede nella scuola un vero e proprio laboratorio in cui “incubare” cultura, sostenere giovani talenti e “coltivare” cellule embrionali della società, il Comenius si rivela un potente “reattore” in grado di alchemizzare diversi reagenti e rivitalizzare una istituzione importantissima, non sempre valorizzata dai governi e dalle leggi da essi varate, come la cronaca di questi giorni ci insegna.
Ai momenti di studio si sono alternate le visite ai luoghi più suggestivi della città, dal Big Ben al Wimbledon Tennis Museum.