MAFIA: DA VARSAVIA UN MONITO ALLA CITTÁ E SINDACO-foto/video
“L’illustrissimo Signor Sindaco Sergio Povia, attesissimo a Varsavia fino all’ultimo momento, ha inviato in Polonia una lettera agli organizzatori con la quale ringraziava ma declinava l’invito per ragioni personali. Restiamo convinti che il prossimo futuro riserverà altre occasioni per acquisire la sua insostituibile voce pubblica sulla delicata questione tuttora irrisolta. Il Dott. Povia era altresì atteso, con annunciata calorosità bipartisan, dalla Comunità rabbinica ed ebraica di Varsavia, come Sindaco attualmente in carica della Città che l’anno scorso ospitò una memorabile Giornata della Memoria internazionale, con la partecipazione dell’ Ufficio Politico dell’Ambasciata
d’Israele a Roma, del rappresentante del Parlamento di Polonia e della Sinagoga Beit Warszawa.
La questione della indebita denominazione (tuttora riportata dai media nazionali) di “Gioia città di mafia”, è stata posta all’attenzione del PNA Grasso da una spontanea delegazione cittadina appositamente intervenuta a Varsavia (a proprie spese) e formata, per la cronaca da: un funzionario pubblico dirigente regionale in quiescenza (Alfredo Casamassima), una operatrice bancaria in servizio attivo (Angela Cimenis, BPPB), un imprenditore della PMI (Giuseppe Mancino – Oliomancino) ed un foto-cineoperatore munito di regolare accredito stampa (Gianni Pellegrino). Ciascuno e tutti hanno coralmente rappresentato l’esigenza della cittadinanza incorrotta, incorruttibile e da sempre sana di Gioia del Colle, di respingere con ogni mezzo il peso della insopportabile marchiatura di stampo medievale, calata come una mannaia sul capo di inconsapevoli cittadini onesti e perfettamente ignari di qualsivoglia malaffare o censurabile comportamento addebitato agli Amministratori.
Al PNA Grasso è stato fatto omaggio del documentatissimo volume pubblicato sull’argomento dall’Ing. Nicola Mastrovito.
Durante le conversazioni informali che sono seguite alla manifestazione di Varsavia, è stato annunziato agli astanti che la questione del riscatto morale di Gioia dall’accusa infamante, attraverso tutte le vie democraticamente praticabili in punta di diritto, sarà oggetto di una vasta mobilitazione di intelletti, risorse ed energie fino al conseguimento dell’obiettivo. Che è quello di vedere riconosciuta, dichiarata e rispettata Gioia del Colle come ‘Città dell’Antimafia’.”
Servizio fotografico a cura di Gianni Pellegrino che ringraziamo per la collaborazione.
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