UNA CURVA AD ALTA VELOCITA’, DISTRUGGE AUTO: ILLESO
Una curva affrontata ad alta velocità la causa che ha determinato un violento tamponamento in via G. Argento, angolo via Federico II di Svevia (ex strada statale 100), nei pressi di Villa Duse, tra una Lancia Ypsilon e una Peugeot 306.
Un incidente che solo per puro caso, considerando la sua dinamica e l’orario, non ha determinato un bilancio ancor più drammatico.
Erano le 14.40 circa di ieri, venerdì 9 luglio 2010, quando una Lancia Ypsilon nuova serie, proveniente di gran carriera dalla ex statale 100, forse per un errore di valutazione, per una disattenzione o per una decisione dell’ultimo momento del conducente, un gioiese quarantenne, ha svoltato senza rallentare in via G. Argento. Questione di un attimo e un assordante botto ha fatto presagire ai presenti un sicuro disastro in quella strada sempre piena di auto parcheggiate su entrambi i lati, spesso e volentieri con persone a bordo in attesa degli autobus della FSE.
Immediato è stato l’intervento dei residenti e dei presenti, accorsi per soccorrere gli eventuali malcapitati. Fortunatamente il loro contributo si è limitato soltanto nel verificare lo stato di salute del guidatore che ha rassicurato tutti, addirittura minimizzando l’accaduto.
“Sono cose che succedono, l’importante è che nessuno si sia fatto nulla”, le sue testuali parole in risposta a chi gli faceva notare che “non si può svoltare in quel modo, a quella velocità”, o che la sua condotta avrebbe potuto causare “danni ben peggiori”.
C’è stato anche chi, tra i residenti soccorritori, quasi rimproverandolo, gli ha urlato “che poteva ritenersi doppiamente miracolato, per non essersi fatto nulla, e per aver coinvolto una sola vettura da tempo parcheggiata in quella strada perché sotto sequestro” (ndr). Il tamponamento secondo alcuni testimoni “è stato violentissimo e senza la presenza di alcuna frenata”.
Il guidatore della Lancia, dopo aver imboccato a forte velocità la curva, verso destra, ha perso il controllo della sua auto che ha sbandato paurosamente, e, dopo una improvvisa quanto inutile sterzata, necessaria per evitare delle vetture parcheggiate sulla sua sinistra, ha terminato la sua folle corsa centrando in pieno la Peugeot 306, regolarmente parcheggiata sulla destra, colpendola con una tale violenza, sul lato posteriore sinistro, da farla salire sul marciapiede.
Entrambe le auto ne sono uscite notevolmente danneggiate ma, nonostante ciò, forse perché consapevole di essere l’unico artefice di quel disastro, il conducente della Lancia ha ritenuto non necessario l’intervento di vigili o forze dell’ordine, comunicando i suoi dati anagrafici e quelli della sua assicurazione ad uno dei residenti che, a sua volta, avrebbe provveduto a consegnarli a chi di competenza (proprietario o autorità giudiziaria) per la chiusura del contenzioso.