IMCA E SOGETUR: “SU DI NOI ACCUSE DIFFAMATORIE”
Riceviamo e pubblichiamo la replica delle società alle accuse di “conflitto di interessi…continuato” pubblicate dalla Coalizione “Per il bene comune” (“CONFLITTO DI INTERESSI, SI APRONO SCENARI INQUIETANTI”).
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“E’ per incarico della famiglia Capurso e anche nella mia qualità di Presidente del Collegio Sindacale delle Società IMCA S.r.l. e SOGETUR S.p.A. che intendo contestare in maniera inequivocabile le affermazioni a dir poco diffamatorie contenute nel Comunicato Stampa presentato dalla coalizione “Per il bene Comune” e definito CONFLITTO DI INTERESSI …. CONTINUATO.
Orbene, vero è che il Sig. Sergio Povia ha ricoperto la carica di amministratore delegato della Imca Srl nel periodo che va dal 2 novembre 1992 all’8 luglio 2003, quando la società, appartenente alla famiglia Capurso, aveva deciso di realizzare gli immobili in Via Salvo d’Acquisto 2 e 11, per conto di Paola e Maria Pia Capurso. In quell’epoca il Sig. Povia svolgeva una mera attività di gestione familiare, attesa il suo coinvolgimento parentale in quanto già coniuge separato della Sig.ra Paola Capurso. Avendo intrapreso la carriera politica poi, per correttezza, ritenne opportuno rassegnare le dimissioni dall’incarico.
Nel febbraio del 2000, la famiglia Capurso, aveva deciso di costituire una società denominata Sogetur S.p.A. con l’intento di realizzare un centro di intrattenimento polifunzionale costituito da sale cinematografiche, bar, tempo libero, centro civico e culturale, giochi e quant’altro indicato nello statuto di quella società. A tal uopo acquistò dei suoli in zona fruibile e predispose un regolare progetto che presentò agli uffici competenti.
E’ bene precisare che l’iniziativa della Sogetur S.p.A. era chiaramente ben distinta da quella della IMCA S.r.l. anche se appartenente alla stessa compagine societaria.
La fase realizzativa venne discussa con aziende leader del settore, ma l’eccessiva onerosità dell’intervento non consentì il buon fine dell’operazione; pertanto la famiglia Capurso decise di rinviare le opportune determinazioni.
Nella mia posizione professionale pertanto, confermo che giammai il Sig. Sergio Povia si è mai interessato della questione, anche perché i rapporti con la famiglia si erano alquanto raffreddati.
Allora la Sogetur S.p.A., modificò l’obiettivo della iniziativa decidendo di cedere porzione di suolo alla Multicimema S.r.l. ottenendo in pagamento la realizzazione di un edificio.
Le vicende familiari e la morte del Sig. Francesco Capurso ebbero infine notevole influenza nelle decisioni successive; infatti le società vennero prima fuse e poi scisse, in quanto il patrimonio venne equamente diviso tra le Sig.re Paola e Maria Pia Capurso.
Le affermazioni di cui sopra, sono fedelmente riportate negli atti societari, e voler tendenziosamente attribuire tali atti a conflitti di interessi è del tutto non rispondente alla verità e frutto di intento diffamatorio.
Confermo la mia disponibilità a fornire ulteriori prove della legittimità degli atti compiuti e la completa estraneità del Sig. Povia alle vicende societarie.
Dott. Alessandro Quirino Campanelli”