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“GIOVANI A SUDEST”, GIORNATA RICCA DI RIFLESSIONI-foto

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pino aprile giovaniInizia con la presentazione del libro ‘Mai più terroni’, il pomeriggio nell’ambito della manifestazione culturale ‘Giovani a SudEst: idee e politiche in movimento’, nata da un’idea di Giovanna Magistro, vicepresidente della Meters Studi, in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili, nella persona di Giuseppe Lenin Masi, e le associazioni gioiesi: WWF, Ombre, Meridiana, Petali di Pietra, Murex e Laboratorio Urbano Bandeàpart.

Ed è Giovanna Magistro a presentare l’ultima fatica letteraria del gioiese Pino Aprile, ‘Mai più terroni’, edito Piemme nell’anno corrente, che sembra concludere un percorso che va da ‘Terroni’, best seller del 2010, passando da ‘Giù a Sud’, per arrivare a quest’ultimo.

Con Terroni ho voluto dimostrare ciò che già si sapeva, e cioè che la questione meridionale non viene risolta, perché è funzionale all’economia”, così giovani a sudestsi esprime l’autore sul suo excursus letterario e storico. E aggiunge: “Non è una questione irrisolvibile, e questo l’ha dimostrato la Germania che è riuscita a sconfiggere la sua interna divisione tra est e ovest”. Un muro che sembrava insormontabile, per loro; e una linea immaginaria per noi che sempre più si fa sentire e che divide costantemente il nord e sud.

In ‘Terroni’ c’è la rabbia di chi sa che i meridionali non hanno saputo ribellarsi nel momento in cui c’era da ribellarsi, accumunata all’esigenza di raccontare l’Unità d’Italia dalla prospettiva meridionale, perché, in fondo il modo in cui è stata fatta l’Italia, pesa ancora sul nostro sud. Si sofferma sui mezzi di trasporto, e in particolare su Trenitalia, che offrono l’alta velocità al nord, e treni lentissimi al sud. L’alta velocità consentita persino ai quadrupedi giovani a sudest pino apriledi grossa taglia, ma non ai meridionali.

Di seguito passa a ‘Giù al Sud’, nel quale i cosiddetti terroni hanno preso coscienza della loro condizione, perché è il punto in cui i meridionali capiscono che la libertà non viene data da nessuno, ma che va “conquistata, strappata, tolta a chi non vuole prendertela […]”.

E continua: “In Mai più terroni, infine, racconto, che finisce la questione meridionale, e finisce grazie ai giovani”. Importante è la Rivoluzione informatica, perché il computer è quel luogo in cui non si ha né tempo né spazio che riesce ad annullare le distanze. “E se non hai spazio, non esiste la geografia, non c’è né nord né sud: sei alla pari con chiunque”.

Guglielmo Minervini – assessore regionale alle politiche giovanili –, invece, giovani a sudest4pone l’attenzione sul fatto che sebbene ci sia la rivoluzione informatica, c’è il dato di fatto che siamo in due Italia completamente differenti. “Rispetto a queste due realtà, sono mancate due battaglie politiche differenti […]. C’è stata una schietta volontà politica di realizzare condizioni differenti”, così si esprime l’assessore regionale.

Ricorda un significativo progetto di Bollenti Spiriti dal titolo ‘Secondi a nessuno’, e di quanto la politica di Bollenti Spiriti sia stata la dimostrazione concreta di come le risorse giovani ci siano anche al sud.

Annibale D’Elia, nello staff di Bollenti Spiriti della regione Puglia, sostiene che la forza di Bollenti Spiriti risiede nel fatto di essere una politica capace di produrre storie, non solo di raccontarle. In riguardo Vito Peragine, docente di Economia e Finanza presso l’Università degli Studi di Bari, afferma: “Riconoscere il merito innalza ancora di più le barriere esistenti. giovani a sudest alcoolRiflettere sul merito significa riflettere sulle circostanze, perché la diseguaglianza è dovuta alla situazione di contesto”.

E la disuguaglianza è alla base della scarsa mobilità sociale: “Oggi stiamo attraversando un difficile momento storico … Uno spartiacque, dopo il quale niente sarà più come prima, sarà tutto diverso. […] L’Italia che sta reagendo alla crisi è caratterizzata da una grande apertura”, così si esprime Guglielmo Minervini. Uno spartiacque dal quale dovrebbero nascere idee nuove, perché, come lo stesso aggiunge: “L’innovazione nasce sempre dalla capacità di guardare con occhi diversi le cose che ci sono dinanzi”.

E sull’innovazione e la valorizzazione delle nuove risorse verte il momento serale di ‘Giovani a SudEst: idee e politiche in movimento’ data dalla chiamata alle arti – mostra organizzata dall’estro artistico di Pleroo, che ha anche creato il singolare allestimento del chiostro stesso, e Mario Pugliese – di giovani artisti talentuosi.

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