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LICEO. STUDENTE: “NESSUN TABÚ O SIMULACRO OBSOLETO”

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Riceviamo e pubblichiamo un ulteriore contributo, proveniente dal Liceo Classico P.V. Marone, a firma di Dario Motta, studente della classe III C, in evidente disaccordo con quanto espresso nella lettera (da non considerare quindi un articolo scritto da o per conto di GioiaNet) inviata in Redazione da un suo compagno di istituto, che tanto scalpore ha scatenato con il suo precedente intervento (LICEO: “NOI STUDENTI SIAMO CONFINATI IN UNA ‘BOLLA’….”). Una missiva che pubblichiamo in calce dopo aver precisato che la precedente lettera non era anonima. Buona lettura a tutti.

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 LICEO CLASSICO “P. V. MARONE” INUTILMENTE INFANGATO E OFFESO

 L’articolo anonimo scritto in mattinata del 27 novembre 2012 vede l’alto profilo del Liceo Classico “P. V. Marone” di Gioia del Colle profondamente calpestato e offeso. Le informazioni, in esso presenti, riguardanti le condizioni della struttura e l’operato dei docenti si allontanano dalla realtà e la distorcono. Il compito di un giornalista non dovrebbe essere quello di diffondere la realtà? Non bisognerebbe parlare in maniera misurata al vero delle problematiche esistenti?

Perché, allora, viene sottolineato ripetutamente che il nostro Liceo è inagibile, che il corpo docente è per lo più affetto da paralisi, che l’intera istituzione versa in stato di decadenza strutturale e didattico-educativa? Tutto ciò ebbene è falso. Il polverone che è stato sollevato intorno al “crollo del soffitto del secondo piano” va a distorcere le reali condizioni della struttura del nostro istituto.

Di vero, ci sono solamente infiltrazioni più o meno visibili nel controsoffitto (da imputare ai non adeguati lavori di ristrutturazione dello stesso da parte degli operai inviatici dalla Provincia di Bari alcuni anni fa), intonaci e strati di pittura in alcuni punti scorticati e imbrattati da scritte che gli alunni hanno evidentemente lasciato negli anni passati e la caduta di quattro pannelli del controsoffitto del secondo piano.

Tali pannelli, che, per la precisione, sono stati repentinamente sostituiti, si sono staccati di notte, ma, qualora fossero venuti giù in orario mattutino, non avrebbero attentato all’incolumità di alunni e docenti. Infatti questi, a norma di sicurezza, sono costituiti da materiali friabili, che venendo giù avrebbero al massimo sporcato i presenti.

La “paralisi” che, secondo l’autore dell’articolo, investe la gran parte del corpo docenti, a onor del vero interessa casi singoli e isolati che non adombrano l’impegno e la tenacia con cui moltissimi insegnanti ricoprono il loro importantissimo ruolo di educatori. Da questi, che sono la maggior parte e non “debite eccezioni”, ci viene certamente fornito quel “metaforico paio di occhiali con cui guardare il mondo”. Accanto a una” erudizione sterile”, che per altro ci viene somministrata con passione dai più, ci vengono dati molti stimoli a guardare con interesse al mondo esterno che ci vedrà protagonisti nel nostro futuro.

Il nostro Liceo è ben lungi dall’essere un “simulacro vano, obsoleto”. Gli spunti critici non vengono assolutamente soffocati nel nostro istituto e ciò che accade al di fuori delle solide mura del prestigioso Liceo non è assolutamente “tabù”, tutt’altro: spesso facciamo insieme ai nostri insegnanti pertinenti riferimenti all’attualità durante le lezioni. Uomini esperti e competenti hanno dichiarato la sicurezza e l’agibilità del nostro istituto.

Non c’è perciò ragione di diffondere notizie fallaci che inutilmente infangano istituzione del “P. V. Marone”. La falsità delle tesi esposte in quell’articolo è sottolineata e chiarita da un evidente segnale, il fatto cioè che l’autore dell’articolo ha preferito restare nell’anonimato, dimostrando di non avere il coraggio di sottoscrivere le sue false argomentazioni.

Dario Motta IIIC

 

 

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