FALSE FATTURE, EVASI 30 MLN, 59 DENUNCE, ANCHE A GIOIA
Gioia del Colle ancora una volta nel mirino della Giustizia e sempre più spesso sale agli “onori” della cronaca, questa volta per evasione fiscale operata da imprenditori che facevano capo ad una complessa ed estesa rete atta all’evasione.
Una rete costituita da società e imprese che operavano solo sulla carta, creando un complesso sistema finanziario che ha consentito a decine di imprenditori di evadere il fisco per oltre trenta milioni di euro. E’ quanto ha scoperto una indagine coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore nel salernitano.
Sono 59 gli imprenditori denunciati, con il sequestro di beni per 7 milioni di euro non solo nel salernitano, ma anche a Napoli e Caserta. E le imprese registrate unicamente per emettere false fatture erano disseminate in tutta Italia: nel napoletano e nel casertano, in Puglia, nel Lazio nel Friuli.
L’inchiesta è costola di un’altra indagine portata a termine lo scorso anno e denominata “Woody Cash”. Il sistema architettato dagli imprenditori ha consentito di emettere oltre 600 fatture false, in un articolato giro di compravendite tra aziende del settore ortofrutticolo.
Sulla carta c’era un “movimento” di imballaggi in legno che avrebbero dovuto contenere merce alimentare, ma in realtà i titolari delle aziende movimentavano denaro e riuscivano a evadere il fisco.
Tra i beni sequestrati 13 immobili, quote societarie di 28 aziende, 13 auto anche di lusso, come una Ferrari, e uno yacht di
Le indagini sono partite analizzando le operazioni finanziarie di operatori dell’agro sarnese-nocerino. Risalendo la catena, i magistrati coordinati del procuratore Gianfranco Izzo sono arrivate ad altri imprenditori della provincia di Caserta, a San Marcellino, che operavano anche nelle zone di Grumo Nevano, Trentola Ducenta, in Puglia a Gioia del Colle e poi a Rovigo, Pordenone Pinerolo e Roma.
(Fonte: AGI)