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SPESI 17.319 EURO PER ATTRAVERSAMENTI NON A NORMA?

attraversamenti-pedonali-pp2a

attraversamenti-pedonali-2aDopo la segnalazione lanciata attraverso il nostro articolo ed alcuni commenti pertinenti sulla pericolosità degli attraversamenti pedonali rialzati “sbozzati” con l’asfalto alla vigilia di Natale e lasciati “sbriciolare” sotto la pioggia dei giorni scorsi, nella mattinata del 27 dicembre, in tempi record, i lavori sono stati, forse, ultimati.

Attraverso le foto si può ammirarne la messa in opera e il risultato finale, non proprio “ad arte” (quello nei pressi dell’ingresso del Lidl ne è l’emblema), visto che mancano anche le strisce pedonali. Un lavoro che ha richiesto due sole giornate in pieno traffico, per tale motivo rallentato, ed il materiale usato al modico costo di quasi 18mila euro, ovvero circa 6mila per attraversamento che, come in tanti avranno avuto modo di verificare sono tre, come da noi indicato fin dall’inizio, e non quattro, come qualcuno si è affrettato a precisare su face-book .attraversamenti-pedonali-lidl2a

Sull’opportunità di utilizzarli potremmo anche essere d’accordo, su dove siano stati posizionati un po’ meno (PERCHÉ SPENDERE 17.319 EURO SE C’É IL SEMAFORO?-foto), se non preceduti da rallentatori di velocità.

Non ha molto senso, infatti, collocarli a ridosso di un impianto semaforico, a meno che si voglia togliere quel semaforo per cui alla stessa ditta è stata pagata la manutenzione per tutto l’anno 2012. Una manutenzione, ormai è noto a tutti, mai attuata. Ma nemmeno in prossimità di un incrocio qualsiasi. Il rischio tamponamenti a catena, causati dalla repentina frenata di chi precede, è più che mai in agguato. I dossi artificiali (perché di tali si tratta a tutti gli effetti, non solo di attraversamenti), affinchè siano efficaci, andrebbero posizionati prima dell’incrocio, magari a dieci, venti metri, non a pocattraversamenti-pedonali-lidl3ahi centimetri dallo stesso. Solo in questo modo l’automobilista riuscirebbe a rallentare la sua corsa.

Ma c’è di più. Secondo quanto previsto dal Codice della Strada quei dossi non potevano nemmeno essere installati. L’art. 179 del Regolamento di Attuazione – Rallentatori di velocità (di cui all’art. 42 del Cds) al punto 5 così recita “I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”. E quell’arteria è continuamente utilizzata in questo senso, l’unica a disposizione per raggiungere velocemente i più vicini presidi ospedalieri senza peattraversamenti-pedonali-3ardere tempo prezioso.

Ancora una volta sono stati spesi soldi pubblici senza verificare se ciò era possibile farlo o meno. Come per le piste ciclabili, l’errore si ripete?

A questo punto, per completare l’opera, ci si chiede se prima dell’aggiudicazione dei lavori sia stata effettuata una seria indagine di mercato (non essendovi particolare carattere di urgenza), e se le modalità di affidamento siano state rispettate, come alcuni commentatori hanno suggerito di verificare.

Ancora una volta i “fari” sono puntati sull’Ufficio tecnico, strumento di attuazione della volontà politica, da cui i cittadini attendono con impazienza risposte per comprendere con quale criterio vengono utilizzate le loro tasse.

Vedi anche: http://www.patente.it/normativa/articolo-42-cds

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