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REFERENDUM. PER RISPARMIARE 1,5 MILIONI DI EURO

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paolo covella1Il costo dell’operazione avviata dalla maggioranza per affidare a una ditta esterna la riscossione dei tributi con aggi modulati dal 2 al 20% ė stato stimato attorno al 1.800.000,00 euro in 5 anni. Questo costo permetterà al Comune di poter utilizzare un software adeguato a riconoscere gli impenitenti che non pagano le tasse, quelli che le pagano ma non abbastanza e quelli che non possono pagare ma ė bene che lo facciano.

In più al termine del contratto avremo qualche impiegato comunale in meno all’ufficio tributi ma tanta tecnologia in più. E tanto contenzioso da gestire tra cittadini e software ma senza rapporto umano.

Vediamo invece cosa si potrebbe fare con questi soldi, gestiti dagli amministratori. Si potrebbe indire una gara, domani stesso, per la fornitura di un software (20.000,00 euro), contemplare nella stessa gara un corso di formazione per i dipendenti comunali da utilizzare nell’ufficio tributi (altri 20.000,00 euro). Incentivare alcuni dipendenti che dal proprio ufficio referendum-22passino ai tributi (12.000,00 euro). Assumere due unità lavorative giovani nel Comune a 22.000,00 euro cadauno all’anno.

E mi fermo qui per ora.

Alla fine di 5 anni avremo speso all’incirca 300.000,00 euro. Ma avremo del personale istruito alla pratica informatica. 2 nuove unità lavorative e un risparmio di 1.500.000,00 euro da spendere per il benessere dei cittadini. E questo per sempre.

Vi sembra poco? Sbizzarritevi voi ora a fare proposte. Saranno prese in considerazione molto seriamente dal Comitato per il Referendum per fare proposte alternative durante la campagna referendaria”.

 

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