INIZIATA CON SIMONA BUCCI LA “STAGIONE BELLA” DEL ROSSINI
“La danza è la più sublime, la più commovente, la più bella fra tutte le arti, perché non è una mera astrazione della vita, è la vita stessa”. (Hernry Havelock Ellis)
E inizia con la danza la ‘Stagione bella’ del Rossini. Stagione che promuove ad un prezzo speciale sei spettacoli teatrali, quattro dei quali facenti parte del curato cartellone di prosa ‘ConFine Rossini, del viaggio l’inizio’.
La danza, quindi. La danza come scienza umana, come specchio di visioni della società. La danza come possibilità. Possibilità di saper leggere le necessità di un popolo e di un’età. La danza come studio antropologico, perché linguaggio universale. Unico linguaggio capace di farsi comprendere da popoli non aventi la stessa cultura, e non parlanti la stessa lingua.
La danza come arte di seduzione, come estensione dell’uomo attraverso il movimento. “Perché se fossi in un bar con un uomo che mi piace accanto, il modo di avvicinare il bicchiere alle labbra o di muovere le mie mani, sarebbe diverso rispetto ad una circostanza informale. E chiunque in quella occasione compirebbe la propria danza di seduzione”.
Così si esprime la ballerina e coreografa Simona Bucci, in un momento del incontro nel foyer, avvenuto venerdì primo marzo, alle ore 18.15, prima del suo spettacolo ‘Indissolubile Eco’. E aggiunge: “[…] Vorrei eliminare qualsiasi preconcetto legato all’arte della danza: dal pregiudizio che la vede essere una disciplina più adatta alle donne a quello che vede la danza classica come la base di qualsiasi tipo di danza”. “Se fosse così – continua Simona Bucci – non esisterebbe danza fino al 1700, quando quelle regole furono codificate […]”.
Parla, inoltre, dell’excursus interessante avvenuto sul territorio gioiese: dalle scuole elementari ai licei, sostenendo: “Il veicolo del teatro è ad esempio un modo valido per aiutare bambini e ragazzi con problemi di socializzazione, perché insegna il rispetto del proprio corpo e del corpo altrui”. In proposito l’Assessore alla Cultura, Piera De Giorgi, afferma: “La partecipazione è stata cospicua, e la presenza della compagnia di danza Simona Bucci si è sentita moltissimo … nel foyer non vi è una grande affluenza, perché il riscontro è già avvenuto nei vari incontri che Simona ha avuto con i ragazzi del nostro territorio […]”.
Incontri che avverranno nel foyer del teatro Rossini per tutto il mese di marzo prima di ogni spettacolo teatrale. “L’obiettivo è quello di dare un’apertura, di costruire qualcosa di profondo fra gli autori, registi e attori, e il pubblico … perché il teatro altro non è che un animale che si ciba delle nostre energie”, in questi termini si esprime Mimmo Szost, funzionario dell’Ufficio Cultura del nostro Comune.
Tiene, inoltre, a ringraziare il Sindaco Sergio Povia, e l’Assessore alla Cultura Piera De Giorgi per la forza con la quale hanno voluto che il teatro si aprisse a nuovi stimoli. Tiene, infine, a sottolineare l’importanza della sinergia fra il Comune e la Residenza stabile del teatro dato dalla compagnia di danza Resextensa – unica residenza di danza in Puglia e vincitore di un importante bando europeo –, presieduta da Elisa Barrucchieri, la quale conclude: “Sono felice che l’inizio di questo progetto sia dato dalla compagnia di danza Simona Bucci, che è stata anche la mia maestra. Voglio impegnarmi affichè il teatro diventi il fulcro della vita culturale cittadina … Punto d’incontro e nascita di nuove idee […]”.