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POVIA SEMPRE PIÚ SOLO ATTACCA GLI “UTILI IDIOTI”-foto/video

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povia comizio piazza2L’incontro organizzato per questa sera dall’amministrazione Povia doveva essere un incontro-comizio da dedicare a “LE PROBLEMATICHE. I RISULTATI. LE VERITÁ DI SERGIO POVIA”, il sindaco lo ha trasformato, nella realtà, in un monologo con la solita elencazione di cifre già sciorinate in altre sedi, anche in questa circostanza intercalate da gratuiti epiteti rivolti a non meglio identificati attori che gravitano nel campo della politica (dissidente), della comunicazione (siti non di parte e anonimi commentatori) e della società civile, definiti in chiusura di comizio “gli utili idiotiperché firmano documenti preparati da altri.

Una inarrestabile caduta di stile che, fortunatamente per lui, in pochi hanno potuto ammirare e ascoltare. Chi pensava sarebbe stato un bagno di folla ha dovuto velocemente ricredersi, tanto da posticipare l’inizio di oltre mezz’ora. Pochissima gente ad attendere i nostri prodi amministratori, in tutto una sessantina di cittadini.

povia comizio piazza6Anche tra le loro fila si è notata una strana quanto inconsueta ma consistente defaillance partecipativa. Anche sul palco erano letteralmente quattro gatti, o quattro amici. Oltre al sindaco Sergio Povia, gli assessori Piera De Giorgi, Masi Giuseppe Lenin e Filippo Donvito. E non per colpa del tempo, sicuramente non clemente, più autunnale che da primavera inoltrata, ma non al punto da giustificare una così alta defezione, per non dire diserzione. Una assenza che sa di vera e propria ribellione, se non di ammutinamento nei confronti di Sergio Povia, fino a ieri considerato l’indiscusso e incontrastato comandante in capo di questa amministrazione. La “strana” amministrazione, come l’avevano definita in tanti, forse non a torto e in tempi non sospetti, oggi sempre più numerosi.

Un malessere venuto a galla in modo eclatante il giorno prima con un comunicato, inviato alla nostra Redazione e pubblicato sul nostro sito (MAGGIORANZA: UNITI PER GIOIA CONTRO POVIA E LE SUE SCELTE), a cui povia comizio piazza4lo stesso sindaco ha fatto riferimento dando la colpa di quanto accaduto a presunti “guastatori che cercano di aprire varchi, minare dall’interno l’armonia della coalizione, di cui si discuterà tra tutti i componenti la stessa maggioranza nei prossimi giorni”.

Una situazione simile a quella vissuta da Piero Longo, nemmeno tanto tempo fa, su cui lo stesso Povia dovrebbe riflettere, non solo ricordare molto bene, in quanto ne fu artefice e promotore, che ne causò la caduta. Il detto popolare “chi di spada ferisce di spada perisce”, mai come oggi potrebbe essergli così “calzante” e fatale.

In quanto ai contenuti del suo discorso, interrotto dopo oltre mezz’ora da alcune gocce di pioggia divenuta poi più persistente, ma forse non aspettava altro fin dall’inizio, potremmo anche fare a meno di dilungarci. La solita nenia su progetti finanziati o da finanziare, completamento di via Roma e attraversamento fascio ferroviario con il povia comizio piazza7prolungamento del sottopassaggio della stazione fino al parcheggio di scambio di via Lagomagno fra tutti, sul presunto buco di bilancio mai appurato perché mai esistito, sull’IMU, sul debito nei confronti della Spes, sulle beghe legali ancora non risolte (Se.ge.co. Torri faro, parcheggi); sul referendum, che considera “irricevibile” perché posto su un atto gestionale e non di indirizzo, quindi sull’ignoranza dei referendari, sul quesito dagli stessi proposto ritenuto stupido e inappropriato; sull’ambiente (ex discariche che saranno trasformate in campo da rugby e giardino) e gli atti di vandalismo in Piazza Umberto I (Garibaldi); sugli impianti fotovoltaici pubblici, su quanto accaduto a fine dicembre alla scuola San Filippo Neri e sullo sforzo economico necessario per farvi fronte; sul suo personalissimo e poco pedissequo modo di intendere e rispettare le norme, comprese quelle inerenti le zone F, sui suoi detrattori che definisce persone incompetenti al pari dei politici di minoranza o ex considerati più o meno invidiosi.

E per concludere, due ciliegine sulla torta. Fosse stato per lui, avrebbe povia comizio piazza5detto si, “lo farei ancora oggi”, ha affermato, “ad un inceneritore qui a Gioia del Colle”, così come, “fosse stato per me, avrei detto sì al progetto di riempire il paese di impianti fotovoltaici. Purtroppo il governo non ha finanziato la misura precedentemente annunciata e a cui avevamo partecipato, ma non è detto che non lo si possa attuare in un prossimo futuro, magari con il privato”.

Lui, infatti, andrà avanti per la sua strada, non si lascerà intimorire da chi, sostenendo di volere il bene del paese, sta facendo di tutto per affossarlo. Sul caso Coop, ha annunciato che “a breve si pronuncerà il Consiglio di Stato in merito alle eccezioni poste sulla precedente sentenza, che, se accolte, potrebbe aprire nuovi e importanti scenari su tutte le zone interessate”, in caso contrario, qualcun altro, non lui, dovrà assumersi la responsabilità davanti alla città del suo mancato sviluppo, anche in termini occupazionali, anche nei confronti dei tanti giovani che non avranno più la possibilità di trovare lavoro.

Un saluto finale ai pochissimi superstiti e la promessa di riprendere il discorso “tra una decina di giorni”, si spera con delle vere novità che possano interessare l’intera cittadinanza e non i soliti addetti ai lavori.

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