ALTRO CHE FANGO. “SINDACO, GLI ANONIMI DESCRIVONO REALTÁ”
In risposta a chi “denigra” i commentatori anonimi, ovviamente tenendo poco o nulla in conto i contenuti da essi denunciati perché… anonimi, proponiamo a mo’ di articolo proprio il commento di uno di essi. Il suo nick name è Jack Sparrow e più volte ha argomentato con arguzia su temi anche scottanti ne più ne meno di quei tanti illustri uomini di cultura che in passato sotto pseudonimo firmavano elzeviri.
A Jack Sparrow una proposta: comunicando alla redazione le sue generalità, se lo vorrà, pubblicheremo i suoi scritti in forma di articolo firmati con il suo nick name.
Ai lettori le finali considerazioni.
Buona lettura!
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“E’ sempre la solita storia. Parole .. tante, anzi troppe; fatti .. nessuno! Leggere lo scritto del nostro sindaco equivale a frequentare un corso di politichese di alta specializzazione, che conferisce un titolo (inutile) a qualcuno, ma non si traduce nella concretezza di quanto necessita la nostra Città. Sarebbe meglio evitare i riferimenti mitologici (come se fossero un indispensabile riferimento alla propria persona), perché fuori posto.
Al contrario, caro sindaco, dovrebbe preoccuparsi di quanto le scrive su un blog la gente comune, quelli che la vita la vivono e se la faticano onestamente giornalmente, come le ha scritto [b]galuanna[/b]. Soprattutto questo connota la figura di un sindaco, di un primo cittadino. Anche questo è sancito per Legge, ma soprattutto dalla morale comune. Come mai non se ne preoccupa? Lei pensa di essere davvero al di sopra di ogni parte solo perché è un politico?
Pensa davvero di essere inossidabile oppure di avere tante più frecce da scagliare, in virtù di una loquela sapientemente studiata? No. Lei ha costruito la sua “figura pubblica” nel corso degli anni, buttandosi interamente nella politica. Questo non la differenzia, né la rende superiore alla gente comune. A quella stessa gente che ogni giorno si deve misurare con i miseri problemi (solo per voi “politici”) della quotidianità. Ma soprattutto è la stessa gente che deve arrancare e dibattersi con i problemi generati anche dalle vostre scelte “politiche”, che incidono pesantemente sul fluire e sulla qualità di vita del singolo.
La realtà dei fatti, al di là della chiacchiere politichesi, delle allocuzioni forbite a lei tanto care, è solo questa. Il giudizio della “plebe”, che lei sprezzantemente arriva addirittura a definire “utili idioti”, è una semplice reazione fondata su un rapporto di domanda/offerta.
La domanda è formulata, oggi gridata, dagli “utili idioti” dunque dal popolo (o dalla plebe, dipende da come voi amministratori vedete davvero i cittadini); l’offerta è rappresentata da quanto voi amministratori (ovviamente il primo cittadino è in prima linea per tutti), siete capaci di concretizzare e di costruire.
Se i giudizi della plebe, degli “utili idioti”, non sono positivi non si senta offeso, nè cerchi di rilanciare auto-definendosi “orgogliosamente” come un novello Enea. Nel mito Enea ha fondato una nuova civiltà, e lei non cerchi di passare da genio incompreso della politica. Gioia del Colle langue, muore, viene spogliata di ricchezze sociali e di servizi costruiti ed accumulati negli anni passati, si vergogna per i recenti scandali ed arresti, mentre voi vi affannate a cercare di giustificare gli effetti delle vostre scelte ed i vostri obiettivi. Tutto ciò non nobilita né gli uomini né, tanto meno, le figure degli “amministratori”.
Non ne abbia a male: quello che viene detto oggi è solo frutto della “condotta politica” che voi avete deciso di perseguire per anni. La macchina del fango l’avete messa in moto voi stessi, non prendetevela con altri”.
Commento di Jack Sparrow su POVIA A DE LEONARDIS. “HAI SOSPETTI?…DEVI DENUNCIARE…”