A GIOIA SCORIE RADIOATTIVE DI ROTONDELLA. È GIALLO!-video
Nella mattinata di oggi – 29 luglio – si è appreso che nella nottata è stato trasferito del materiale nucleare dal centro Itrec della Sogin in Trisaia di Rotondella all’aeroporto militare di Gioia del Colle.
La notizia è stata diramata dal portavoce al Senato della Repubblica per il M5S, Vito Petrocelli e dal parlamentare Cosimo Latronico del PdL, attraverso una interrogazione rivolta ai Ministri dell’Interno, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente.
Non è dato sapere cosa si sia trasportato e dove, quel che è certo è l’enorme spiegamento di forze dell’ordine – secondo Vito Petrocelli circa 300 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri – e l’assoluta riservatezza di cui è stata investita l’operazione, di cui – parrebbe – non siano stati messi al corrente neanche i sindaci delle due città.
Ai ministri – secondo fonti parlamentari – si chiede di conoscere quale materiale nucleare sia stato trasferito e per quali ragioni, come siano stati garantiti gli standard di sicurezza nelle procedure di prelievo e di trasporto di materiale radioattivo, ed ovviamente quali autorità di governo abbiano valutato ed autorizzato questa operazione.
All’interno del centro di ricerca Enea di Rotondella sono contenuti materiali radioattivi di II e III categoria, a quest’ultima appartiene il livello più pericoloso da gestire sia per lo stoccaggio che in caso di contaminazione: ben 84 barre di uranio-torio che negli anni tra il 1969 e il 1971, ai sensi di un accordo mai ratificato dal Parlamento italiano, giunsero dagli Stati Uniti d’America all’allora Cnen, oggi Itrec. Provenienti, appunto, dalla centrale Elk River, nel Minnesota, Usa, con un contratto di lavorazione per il riprocessamento del combustibile. Venti di queste barre furono realmente riprocessate, mentre le restanti 64 sono contenute in una piscina all’interno dell’Itrec e raffreddate con acqua.
A Policoro un cittadino, Felice Santarcangelo racconta di aver visto uno strano e massiccio movimento di forze dell’Ordine sulla S.S. Jonica, lungo il bivio di Rotondella.
“Erano le 3.15 quando abbiamo visto un tir con un container di colore apparentemente marrone e identificato con un simbolo apparentemente simile a quello della radioattività della stella a tre punte scortato da diverse volanti, da furgoni di polizia antisommossa, da un tir motrice e due mezzi dei vigili del fuoco”.
“Se è veramente stata un’operazione di trasferimento non previsto di materiale radioattivo, una delle ipotesi possibili – secondo gli ambientalisti lucani – potrebbe essere quella di una probabile perdita importante delle acque contaminate delle piscine che raffreddano le barre di Elk River. Un motivo in più per pretendere tutte le informazioni su questo movimento di forze dell’ordine avvenuto nottetempo e sui rischi che questa struttura di stoccaggio genera nei lucani e nei calabresi della fascia jonica e non solo, vista la facilità con la quale si può diffondere la contaminazione radioattiva”.
(fonte pisticci)