LA STORICA VILLA TATEO RISCHIA L’ABBATTIMENTO-foto
Con i riflettori puntati sul recente restyling di via Roma, non poteva passare inosservata la notizia che Villa Tateo, a breve, potrebbe essere demolita.
Per molti l’antica costruzione nascosta dai palazzi sorti accanto e sul retro, ombreggiata da glicini e lussureggianti alberi, posizionata di fronte alla ben più famosa villa Cassano, è parte del paesaggio, così come la foresteria che negli anni ha ospitato lo studio fotografico Angelillo ed altri esercizi commerciali.
Nel suo massimo splendore, come testimoniato dalla foto tratta dalla collezione di Sebastiano Lagosante, villa Tateo si stagliava lungo via Roma, dominando il panorama di coloro che giungevano alla stazione e ne conservano il ricordo quanti nel piazzale danzavano.
Per i cultori della storia questo sito è anche legato alla lavorazione delle mozzarelle, essendo ospitata sul retro della villa una costruzione dedita alla lavorazione casearia nella prima metà del ‘900.
Oggi lo stato di abbandono del giardino e dei muri esterni è evidente, anche se la struttura è solida e ben tenuta. Compaiono accanto al portone delle bellissime sculture e preziosi fregi.
I proprietari residenti fuori regione, secondo fonti attendibili, avrebbero venduto villa Tateo, una delle strutture storiche della città che spicca ancora nel tessuto urbano per eleganza e sobrietà di forme, ed a breve in questo luogo dovrebbe sorgere l’ennesimo condominio, impoverendo ancora una volta il patrimonio storico della città.
Uno scempio che potrebbe ancora essere fermato presso la Sovrintendenza della Puglia, chiedendo l’apposizione d’urgenza del vincolo diretto di tutela ed invitando il Comune a non concedere facili licenze e – perché no? – ad acquisire questo gioiello patrimoniale per allestirvi una pinacoteca o spostarvi la stessa biblioteca, il cui stabile a breve sarà oggetto di lavori.
Un investimento sul futuro di Gioia, partendo dalla salvaguardia e dalla tutela del passato, può essere pura utopia, in tempi in cui il crollo dei prezzi degli immobili determinato dalla crisi e dall’accanimento sulla tassazione patrimoniale e sull’IMU, inviterebbe tutti ad una maggior cautela?