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TELEFONIA. COMUNE “REGALA” 90.000 EURO ALLA WIND

antenna telefonia wind sul municipio

antenna wind sul municipio in costruzionePer quale motivo sindaco, assessori al completo, segretario e ingegnere comunale “di comune accordo con la società Wind” abbiano sentito “la necessità di rinnovare il rapporto” annullando il contratto in itinere (tre anni prima della scadenza contrattuale) per la locazione di parte del lastrico solare di Palazzo San Domenico, con una perdita secca per le casse comunali e l’erario di 15.000,00 euro, resta ad oggi un mistero.

Con il nuovo contratto viene concesso alla Wind uno sconto di 5.000,00 euro annui (10.000,00 invece dei 15.000,00 pattuiti nel precedente contratto) per i prossimi nove anni, contratto prorogabile per altri sei con rinnovo tacito. A conti fatti un regalo di 60.000,00 euro, “prorogabilea 90.000,00.

consiglio comunale - giuntaTanto è stato deciso in giunta con delibera n. 140 del 30 luglio 2013 – nella quale non viene fatto alcun riferimento al precedente importo di locazione annuo di 15.000,00 euro riportato nella delibera di giunta n. 85 del 3 maggio 2007 e versato fino ad oggi dalla società WIND Telecomunicazioni S.p.A. per l’utilizzo del lastrico del palazzo municipale su cui la società ha installato una “stazione radio base per la rete di telefonia mobile”, importo stabilito tramite contratto della durata di 9 anni, sottoscritto e registrato il 10 luglio 2007.

Nell’atto deliberativo si legge che “a seguito di corrispondenza fra il Comune di Gioia del Colle e la società WIND Telecomunicazioni S.p.A., è emersa, di comune accordo, la necessità e l’opportunità di rinnovare il rapporto e pertanto procedere ad annullare il contratto in itinere, innanzi citato, e procedere alla sostituzione dello stesso con un nuovo contratto di locazione”.municipio gioia del colle

Sulla “necessità e opportunità” – in tempi di crisi – di far entrare meno denaro nelle casse comunali, soprattutto quando a tutti vengono chiesti sacrifici, ci sarebbe da sindacare e non poco, anche perché dalla lettura del contratto non si ravvisa nessuna premialità per il Comune o per i cittadini, a fronte di una “regalia” che potrebbe sconfinare nel danno erariale.

Lo spazio di lastrico occupato è per altro lo stesso e non è diminuito, a differenza dell’importo che andrà a finanziare “interventi in materia ambientale” sempre più risicati.

Che non ci sia grande attenzione alle problematiche ambientali, non è che sia una novità, che si continui ad investirvi sempre meno neanche, ma riesce davvero difficile accettare che scientemente si decida di far entrare meno denaro che potrebbe, ad esempio, essere destinato ad una misurazione delle onde elettromagnetiche che la stessa antenna e quella di via della Pace emettono, a garanzia della salute pubblica, o ad organizzare domeniche ecologiche, giornate in bici, bonifiche del verde pubblico…

Si auspica che l’ingegner Nicola Laruccia, in qualità di responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, “che agisce e si obbliga esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse del Comune che rappresenta”, prima di firmareantenna wind sul palazzo municipale un contratto “a perdere”, si consulti con il segretario dottor Dioguardi e l’assessore all’ambiente Giuseppe Lenin Masi per valutare con attenzione gli “effetti collaterali” del contratto che si andrà a rinnovare “con decorrenza dalla data del 01/08/2013 al 31/07/2022” e per altri sei anni se una “Parte non avrà comunicato all’altra Parte disdetta mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, inviata con preavviso di almeno 12 mesi dalla data di scadenza”.

Disdetta che però potrà richiedere solo la Wind in quanto il Comune – ovvero la concedente – “rinuncia fin d’ora, per sé e per i suoi aventi causa alla facoltà di diniego della rinnovazione alla prima scadenza, prevista dall’art. 29 della legge 392 del 1978”.

Di contro, “per patto espresso – si legge nel contratto – il Concedente (il Comune), concede al Concessionario il diritto di cedere, in ogni tempo, il presente contratto, a terzi, che siano gestori del pubblico servizio o che a questi siano legati con un soldi e spreco danaro pubblicorapporto riguardante la stazione radio base, o che siano società del Gruppo di cui la conduttrice fa parte, senza necessità di benestare e/o autorizzazione di sorta. Nel caso di cessione a terzi che non siano quelli sopra indicati, la cessione medesima seguirà le regole di legge. […] E’ comunque riconosciuta al Concessionario la facoltà di sublocare la porzione locata a terzi”.

Ricapitolando: il Comune rinuncia ad incassare 45.000 euro già previsti e sottoscritti per i prossimi tre anni, ne incassa 5.000 euro in meno l’anno per i prossimi 15 anni, non può “negare” il rinnovo del contratto e se la Wind volesse “sublocare” si ritroverebbe con un nuovo gestore di telefonia “allocato” sul tetto, senza poter “valutare” il nuovo inquilino.

Altro che danno erariale!

Per leggere o scaricare la Delibera di rinnovo, clicca qui.

 

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