CATTURATO E UCCISO SQUALO ‘CAPOPIATTO’ SU COSTE BARESI
Uno squalo avvistato a sud di Monopoli nei giorni scorsi, è stato catturato mercoledì, 28 agosto.
A “pescare” nel vero senso della parola, lo squalo lungo sei metri e pesante tre quintali, un peschereccio della marineria cittadina.
Sulla banchina del porto di Monopoli ha avuto luogo la mattanza dello squalo, inizialmente identificato come “squalo elefante”, specie per altro protetta.
Lo squalo impigliato nelle reti utilizzate dal peschereccio “Regina Giovanna” per la pesca a strascico, si è difeso con tutte le sue forze, non riuscendo però ad evitare la cattura.
L’arrivo nel pomeriggio del peschereccio con la sua maestosa preda ha attratto molti curiosi e impegnato numerosi marinai nelle operazioni di scarico, sventramento e congelamento della carne dello squalo, considerata per altro “afrodisiaca”.
Il locale WWF ha precisato che se fosse stato uno squalo elefante, come inizialmente annunciato tale specie non avrebbe potuto essere oggetto né di pesca né di commercializzazione e che, in caso di catture accidentali, i pescatori hanno l’obbligo di adoperarsi per salvare l’animale invece che di issarlo a bordo ed ucciderlo. Nel caso poi l’animale venga issato a bordo già morto, c’è l’obbligo di darne immediata comunicazione agli organi preposti. “Il ruolo degli squali negli ecosistemi marini è fondamentale ed insostituibile: essendo infatti dei predatori al vertice delle catene alimentari, mantengono gli equilibri ecosistemici, eliminando gli individui deboli o malati e garantendo la salute delle popolazioni delle loro prede.”
Quel che è certo, è che quest’anno i nostri mari sono stati frequentati, per non dire “gettonati”, anche da squali di varie dimensioni e specie, “in vacanza” sui litorali pugliesi e che molti gioiesi – affezionati frequentatori dei lidi monopolitani -, hanno nuotato, inconsapevolmente in loro compagnia.
(foto repertorio)