VIA ROMA. ISOLA PEDONALE DI DUBBIO GUSTO-foto
Dalle fontane ai sedili, dai contenitori per differenziata e annessi posacenere ai lampioni, dai birilli, ai mancati stalli per disabili e non, dalle chiusure al traffico parziali ai cambi di senso unico… parrebbe proprio che per via Roma non ci sia pace: è “predestinata” ad essere oggetto di critiche.
E questo all’indomani di una bella iniziativa, il mercatino del Salon Bizarre, che ha animato il salotto gioiese (poltroncine, sedie e tavolini annessi) fino a tarda sera… ma non nei punti critici, e – tra virgolette – “incriminati”.
L’ilarità scatenata dalle fontane a zampillo che accolgono i viaggiatori in ingresso e uscita, con scene da candid camera, è l’ultima delle note tragicomiche dell’epopea di un restyling che parrebbe non aver accontentato nessuno se non il progettista e gli amministratori.
Da premettere che le fontane poste a ridosso del marciapiedi, a mò di spartiacque, con laghetto-pozzanghera incorporato (per cani e uccellini) e zampillo che qualcuno ha definito “da bidè”, magari poste al centro di una piazza, risulterebbero anche simpatiche.
Tra le battute girate sui network in questi giorni, dopo averle appellate “pisciatoi” e “bidè”, c’è chi le ha visualizzate a temperatura sotto zero con zampillo congelato e minipista da pattinaggio, altri ancora sono convinti che attireranno anche senza tetto e zingari per utilizzarle come docce, lavabi e per usi igienici personali.
In estate, infine, per coloro che vorranno anche rinfrescarsi, c’è chi ha suggerito che con una piccola deviazione verso i sedili potrebbero anche alimentare un “pediluvio da strada”… Le funzioni di utilizzo, con un po’ di fantasia, non mancheranno.
Chiuso il capitolo “fontane”, lascia a dir poco sconcertati – negli stessi giorni – l’inaspettata “fioritura” di sedili e contenitori per differenziata posti davanti all’ingresso del Liceo Classico “P.Virgilio Marone”.
A prescindere dal gusto personale e che possano o meno piacere, è sull’opportunità di dislocarli in quel luogo che in tanti si interrogano.
Al pari dei “voli di Icaro” in Piazza dei Martiri anni or sono e delle più recenti panchine lapidee con fiori e lume votivo in corso Garibaldi, anche queste ultime “sedute” si prestano al pubblico ludibrio.
Dai più – e i commenti su facebook lo confermano – non solo sono considerate brutte e scomode, ma anche esteticamente inadeguate al contesto, se non un vero e proprio obbrobrio.
L’ultimo mortale e ferale “attentato” a quel decoro estetico già messo a dura prova dalla serpentina dei birilli e da altre scelte poco felici operate in fase di restyling nella zona.
Tra l’altro è disarmonico anche l’accostamento tra i bidoni in acciaio cromato e con le imboccature colorate per indicare il rifiuto differenziato o raccogliere la cenere e il ferro scuro dei sedili a doppia seduta, delucidazione “d’uso” emersa in alcuni commenti che hanno visto protagonista l’assessore Giuseppe Lenin Masi, nella strenua e in parte persa in partenza difesa dell’insolito e alquanto pacchiano arredo.
Molti hanno intravisto nei sedili degli inginocchiatoi, un invito alla preghiera per studenti a rischio di debito.
I bidoni sono in parte posizionati lungo quello che un tempo si sarebbe potuto configurare come marciapiede, a ridosso del Circolo Unione, e più o meno piazzati a caso (non è dato comprenderne la logica) sul piazzale del liceo e non nei paraggi di esercizi commerciali.
Non dispiacerebbe ai cittadini poter ascoltare anche le motivazioni di chi ha “pensato” questo arredo e i costi per singola voce. Ogni spreco, che sia comunale, nazionale o europeo a qualcuno tocca pagarlo, è un lusso che da “italiani” e non solo gioiesi possiamo ancora permetterci?