SERIE B2 . ASSORETIPMI. BUON ESORDIO MA QUANTA FATICA

Successo biancorosso nella prima del 2014. L’AssoRetiPMI Volley Jòya, guidato per la prima volta da mister Cavalera in panchina, si è imposto in quattro set sul fanalino di coda di serie B2, Evvai.com Virtus Tricase. Una prestazione non eccelsa quella offerta dai biancorossi, partiti contratti e troppo spesso fallosi, ma alla lunga abili a rimettere in piedi la contesa dopo essersi trovati sotto di un set. Una prova più difficile di come potesse sembrare sulla carta, portata a casa comunque con merito contro la Virtus Tricase apparsa rinvigorita dal cambio di tecnico. Ma alla fine si può parlare di giornata positiva, allietata anche dall’esibizione di alcune bambine che “Benessere Naturale” ha fatto esibire prima delle sue danzatrici tra un set e l’altro. Da menzionare anche il solito preambolo prima dell’inizio, con l’ormai consueto omaggio che l’AssoRetiPMI Volley Jòya dona agli avversari, precisamente vino, mozzarelle, olio e prodotti da forno.

Poi squadre in campo, con Michele De Giorgi nella nuova veste di regista e allenatore che ha schierato il resto del sestetto con l’opposto De Carlo, i martelli Rosafio e Burracci, i centrali Turco e Peschiulli e il libero Santoro. Per la prima in panchina biancorossa mister Cavalera si è affidato ai titolari del suo predecessore, Mazzarelli e Nitti in diagonale, Anselmo e Giandomenico martelli, Ripa e Giorgio al centro, Rinaldi libero.

Avvio incerto in entrambe le metà campo, con molti errori soprattutto dai nove metri. Il primo break è stato realizzato dagli ospiti, abili a forzare al servizio e a realizzare due ace diretti, mettendo in difficoltà la tra trama dei padroni di casa (7-10). Biancorossi spiazzati, costretti a giocare poco al centro e sofferenti nella continuità anche su palla alta, mentre la Virtus ha avuto gioco facile in difesa e contrattacco (10-16). L’AssoRetiPMI si è affidato al muro per mettere un po’ di pressione ai salentini e rosicchiare qualche lunghezza, ma, dimezzato lo svantaggio con un buon turno al servizio di Ludovico, i biancorossi non hanno trovato lo spunto per rimontare. Tricase non si è scomposta e ha chiuso con merito 21-25.

Esordio non impeccabile e gioiesi chiamati a reagire subito. Fortunatamente i ragazzi di Cavalera sono ritornati sul parquet col piglio giusto e la gara è cambiata. Precisi al servizio e cinici in contrattacco, i padroni di casa si sono subito portati avanti (8-3). Nonostante qualche sbavatura in ricezione, Ripa e compagni hanno mantenuto le redini del gioco senza correre troppi rischi. Buone le percentuali in attacco dei padroni di casa, mentre a Evvai.com non è bastata la giornata di grazia in battuta di Buracci e De Carlo per colmare il gap (25-18).

Stesso copione in apertura di terzo parziale, con i biancorossi più incisivi quando si è trattato di mettere palla a terra (6-3). Tricase ha sofferto molto in fase di costruzione, nonostante i tanti cambi operati da De Giorgi, e il Jòya, pur con qualche imprecisione di troppo ancora in ricezione, ha potuto mantenere la distanza di sicurezza (15-9). Partita non appassionante, squadre troppo fallose e imprecise, ma l’AssoRetiPMI, con Ludovico in campo per Giandomenico fino a fine set, ha solo dovuto mantenere il cambio palla per imporsi 25-17.

Muro gioiese sugli scudi anche nei primi scambi del quarto set, ma i biancorossi hanno continuato a fare difetto di continuità. Il break di vantaggio è stato subito recuperato dagli ospiti e mister Cavalera ha dovuto sbracciarsi più di una volta per richiamare all’ordine in campo i suoi. Ma, tornati avanti (10-8), i suoi ragazzi sono riusciti a lasciare dietro i salentini e a conservare il divario fino alla fine (25-18). Sospiro di sollievo per il PalaCapurso, che ha rivisto i biancorossi a buon livello dopo un primo set negativo, e tre punti d’oro per l’AssoRetiPMI, salda al quinto posto a meno tre dalla zona play off. Necessario ora sarà prepararsi al meglio per l’ultima uscita del girone di andata, sabato prossimo sul campo di Altamura.

Ufficio Stampa AssoRetiPMI Volley Jòya – Giuseppe Leronni