GIOIA. UN PAESE CHE SPROFONDA SEMPRE PIÙ IN BASSO-foto
Non ci sono parole sufficienti per raccontare quanto sta accadendo in questi giorni in alcune zone del nostro ex bel paese, da due anni governato da un altro, a suo tempo ma ormai considerato, ex sindaco più votato e benvoluto dello stesso.
Vedere effettuare dei lavori di manutenzione stradale in una stagione non consona lascia perplessi. A maggior ragione se gli stessi li si inizia in un periodo in cui il meteo da giorni preannunciava prolungata pioggia a catinelle e abbassamento della temperatura.
Pioggia che infiltrandosi facilmente al di sotto del manto stradale raschiato ha determinato in alcuni punti, e subito dopo l’inizio dei lavori, il cedimento della strada, formando estesi quanto pericolosi sprofondamenti. E’ accaduto ieri, non solo su via Ricciotto Canudo, in prossimità dell’Ufficio Postale centrale, ma anche sulla via del Monte, all’intersezione con la ex statale 100, nelle vicinanze della Chiesa di San Vito.
Sprofondamenti resi poco visibili a causa della pioggia e, quindi, ancor più pericolosi per i mezzi in transito, a cui si è posto rimedio con operazioni di fortuna, compreso la loro segnalazione stante l’assenza di transenne. In questi due casi utilizzando dei cassonetti e riempiendo le voragini con breccia mista a catrame e tanta acqua, che di fatto ha reso quasi inutili gli stessi interventi.
Una pioggia da giorni incessante che ha messo a nudo la già precaria situazione in cui versano le strade cittadine, letteralmente invase da buche di ogni dimensione e profondità. Una situazione di degrado che stante la stagione non potrà che aumentare. E questi inopportuni interventi tampone più che risolvere questi problemi non faranno altro che peggiorarli, anche sotto l’aspetto economico.
Gli stessi, infatti, si ripresenteranno, come e più di prima, in primavera, come già accaduto l’anno scorso e nel precedente. Anche perché le toppe, si sa, servono solo a tamponare, non a risolvere queste situazioni, dove si dovrebbe optare per interventi risolutori. Ora la gente si aspetta che ciò possa avvenire al più presto, soprattutto dopo i salassi subiti con il pagamento della Mini-IMU e della TARES. Pertanto, si sconsiglia vivamente i nostri amministratori di ricorrere alla solita scusa che non possono, o non potranno farlo, perché non ci sono soldi.