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Cronaca

INVASIONE DI API… A GIOIA. BEN DUE SCIAMI-foto/video

invasione di api

invasione di api2Nel pomeriggio di oggi, domenica 11 maggio, intorno alle 16, sono stati avvistati due sciami di api, il primo in via Rocco Papalia, a ridosso di un muretto, il secondo in una delle parallele di via Carducci: via Giusti.

Le api hanno praticamente invaso l’intera strada, posizionandosi su muri e infissi. Alcuni apicoltori, avvisati dai residenti, sono prontamente intervenuti per recuperare le api evitando che si creasse panico tra gli abitanti, a dire il vero più incuriositi che preoccupati dalla ronzante presenza.

Il primo sciame aveva con sé l’ape regina, per cui il recupero è stato più agevole. Infatti, posizionando la regina in una scatola, le api l’hanno raggiunta e sono entrare tutte all’interno del favo di fortuna, per poi essere state portate via. Per il secondo recupero è stato necessario utilizzare dei feromoni. L’operazione si è conclusa in circa un’ora con pieno successo.

Nessuna puntura né shock anafilattici per ipotetici allergici e abilità estrema da parte degli apicoltori, che hanno salvato le api dal rischio di essere “spruzzate” da qualche insetticida.invasione di api4

Dopo aver fotografato le api e le varie fasi di recupero, abbiamo chiesto spiegazioni sull’accaduto.

Il motivo che potrebbe invogliare le api in una bella giornata di sole ad allontanarsi dall’alveare, presumibilmente alloggiato in uno degli alberi cavi del giardino di Villa Cassano, è la ricerca di un altro luogo in cui costruirlo. Normalmente lo sciame non si allontana molto dal nido originale, ma può essere spinto dal vento, o non trovare subito condizioni o luogo ideale dove stabilirsi. La regina si sofferma con la corte sotto un balcone o lungo un muro, creando il panico fra i residenti per la grande quantità di api ronzanti nell’aria. Nel frattempo molte esploratrici partono in cerca di un sito adatto a costruire un nuovo alveare, che può essere un tronco cavo, un buco nel muro, una grotta o una soffitta aperta. È importante catturare la regina, in modo che anche tutte le altre api la seguano, poi le portiamo in un’arnia artificiale. Una volta che le si è messe al sicuro nelle casette di legno, le api si mettono subito al lavoro per costruire la struttura del favo. invasione di api3 E’ normale che dopo un’intensa stagione di raccolta si dividano in due o più sciami indipendenti di 30 o 40.000 unità, ognuno con una propria regina. La nascita di una nuova regina è una delle cause della sciamatura. Di solito una parte dello sciame abbandona l’arnia con la vecchia regina, mentre la nuova, dopo aver compiuto il volo nuziale qualche giorno dopo, s’installa nel vecchio nido. Possono esserci anche altre scissioni se il nido è molto popoloso, ma di solito lo sciame non si divide in più di tre parti; una popolazione d’api può essere fra le 40 e le 100.000 operaie, e gli sciami tendono a non scendere sotto questi numeri. Le regine in eccesso sono lasciate morire nelle loro cellette.”

Tenendo conto che l’assenza delle api crea gravissimi problemi alla natura e che le stesse migrano in presenza di piantagioni e frutteti irrorati di diserbanti e pesticidi, c’è da augurarsi che continuino a scegliere il nostro territorio per produrre miele con o senza apicoltori nei dintorni. (Video di Marika Monaco)

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