Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Politica

ANZIANO GIOIESE VITTIMA DI TRUFFATORI DELLO SPECCHIETTO

specchietto-rotto2

specchietto-rotto-truffa-2Gioiese vittima di truffatori con la scusa di… danni allo specchietto dell’auto. Nel pomeriggio del 9 maggio un anziano gioiese D.B., di ritorno dalla sua campagna presso cui aveva effettuato dei lavori è stato fermato da due malviventi in auto scura, di grossa cilindrata che poco prima aveva superato. La motivazione era legata al presunto urto e relativo danno allo specchietto dell’auto, causato dalla Panda del gioiese.

I due hanno costretto l’anziano ad accostare, quindi sono scesi dall’auto e con fare intimidatorio hanno accusato l’uomo di aver causato un danno da 200 euro alla loro auto, danneggiando lo specchietto laterale nella manovra di sorpasso. Il marcato accento siciliano e l’aria minacciosa hanno dapprima intimidito e subito dopo insospettito l’uomo, sempre più convinto di non aver causato alcun danno.

Non aveva effettuato manovre azzardate e apparentemente non risultavano segni sulla fiancata destra della sua auto. Di fronte all’insistenza dei due ha minacciato di chiamare i carabinieri. A quel punto uno dei due uomini – dichiarandosi sofferente di cuore – ha accusato un malore per “l’agitazitruffa-resto-latina-soldi-denaro-3876222-2one” – ed il complice, fingendosi preoccupato, ha proposto di chiudere il tutto bonariamente, adottando toni più miti.

Ha quindi avuto inizio un vero e proprio patteggiamento: dagli iniziali 200 euro si è scesi a 100, poi a 50 ed infine a 10. L’anziano ha pagato con una banconota ed è tornato a casa, ancora scosso dalla vicenda, senza però immaginare quel che sarebbe potuto succedere se le circostanze non fossero state così propizie.

Infatti il carrozziere non solo ha confermato che la sua auto non riportava alcun segno che avvalorasse la tesi del danno allo specchietto, ma ha aggiunto che un altro anziano, qualche giorno prima, era stato vittima di due malintenzionati sulla statale 100, praticamente stessa dinamica e pari richiesta.

Episodi del genere sono sempre più frequenti, ad essere presi di mira donne e anziani, ritenuti più facili da intimidire. L’auto dei malviventi fa in modo che il malcapitato si sposti in corsia di sorpasso, si avvicini e sorpassi, in quel frangente l’autista si accosta in modo da “toccare” l’auto o farvecchi-alla-guida credere che ciò avvenga. Lo specchietto solitamente è già danneggiato, per rendere verosimile l’urto.

In alcuni casi, fortunatamente non in questo, i banditi dopo aver finto l’urto utilizzando mezzi di fortuna (bastoni, ganci delle cinture di sicurezza o altro) costringono l’automobilista ad accostare l’auto lampeggiando o suonando il clacson, quasi sempre su strade poco frequentate o al contrario, ad alto scorrimento. Uno dei complici si trattiene in auto o si tiene un po’ in disparte in modo da poter rubare borse o borselli depositati nel vano. In alcuni casi la vittima viene sequestrata, malmenata e costretta ad accedere a un bancomat per prelevare denaro.

La Polizia ed i Carabinieri suggeriscono a tutti coloro che si trovano in situazioni del genere, di non fermarsi se non in aree di servizio presidiate e di chiamare prontamente il 113.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *