LO CHEF OTTAVIO SURICO SEMPRE PIÙ “RICERCATO”
Dall’inizio del mese di maggio, il ristorantino delle osterie Eataly parla “gioiese” grazie all’Osteria del Borgo Antico gestita dallo chef Ottavio Giulio Surico, realtà scelta per valorizzare un “made in Italy” che profuma di Puglia con aromi e fragranze tipicamente locali.
L’Osteria del Borgo Antico – gestita da Ottavio e sua moglie Miriam -, è un luogo di ricerca ed equilibrio, che offre ai suoi ospiti il piacere di gustare piatti che rispettano le origini dello chef e valorizzano i prodotti del territorio pugliese.
La passione per le cose buone ed il desiderio di unire tradizione e innovazione spingono ogni giorno Ottavio a cercare le materie prime migliori per poi trasformarle in piatti unici, conservandone freschezza, caratteristiche nutrizionali e gusto, senza che venga mai meno la naturalezza dei prodotti scelti.
Il menù cambia a seconda della stagionalità delle materie prime, non mancano però dei classici che caratterizzano la cucina dell’Osteria del Borgo Antico: cicorielle saltate, fiori di zucca farciti, strascinate di grano arso alla poveraccia, cavatellini con cardoncelli, capocollo di Martina e caciocavallo o braciolette di cavallino alla griglia, tutti “piatti” presenti nel menù di maggio, giusto per darne un… assaggio!
Ottavio Surico nasce chef e a 18 anni è già in prima linea. Sua moglie Miriam Milano è una bravissima sommelier laureata in Scienze Politiche Internazionali, insieme hanno investito sogni ed entusiasmo in pietanze e vini che esprimono la bellezza della loro terra da gustare tra mura antiche, nel cuore del centro storico.
Ottavio utilizza molto verdure coltivate nell’agro gioiese: cicorielle, bietole, pomodori, melanzane e peperoni di vario tipo, fave e piselli novelli, asparagi, cardi, promuove inoltre i prodotti delle aziende del territorio, ad esempio il pastificio Marella.
L’approdo ad Eataly non è casuale, ma frutto di un percorso che ha portato l’Osteria in contesti prestigiosi. Eataly è mangiare italiano, ma non soltanto cibo italiano.
“Quel modo tipicamente nostrano di stare a tavola – affermano i responsabili degli oltre undici punti di ristorazione italiani a Milano, Torino, Roma, Firenze, Genova… e internazionali (New York, Chicago, Giappone, Dubai e Istambul) – è il prodotto della produzione agroalimentare dell’ottima cucina mediterranea, della cultura e della storia enogastronomica del nostro Paese, della ‘riproducibilità’ dei molti piatti di origini povere, delle contaminazioni positive che la cucina italiana ha ricevuto da altri Paesi.”
“Il più grande obiettivo di Eataly è dimostrare come i prodotti di alta qualità possano essere a disposizione di tutti: facilmente reperibili e a prezzi sostenibili, ma non solo. Eataly vuole comunicare i volti, i metodi produttivi e la storia delle persone e delle aziende che fanno gli ‘alti cibi’ che costituiscono il meglio dell’enogastronomia italiana.”
Un successo annunciato che approda il 30 e 31 maggio a Ceglie Messapica dove il nostro Ottavio, insieme ad altri grandi chef, è stato invitato al “Weekend del Gusto – scopri i segreti dei sapori veri”, per dare lezioni di alta cucina.