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CIMITERO. CUSCITO-LUCILLA: “E IL BUON PADRE DI FAMIGLIA?”

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consiglio-comunale1In allegato provvediamo a pubblicare l’Interpellanza consiliare sottoscritta dai consiglieri comunali Enzo Cuscito e Donato Lucilla in cui gli stessi chiedono “ulteriori chiarimenti in merito ai lavori di completamento del 5° lotto del cimitero comunale. Risposte che durante il Consiglio Comunale del 25 giugno scorso non sono arrivate, motivate dal fatto che essendo tutti i fascicoli nelle mani della Guardia di Finanza, molte cose il responsabile Geom. Rocco Plantamura non le ricordava. Riteniamo, tuttavia, che essendo stato, il signor Plantamura, responsabile unico del procedimento ed essendo responsabile del settore lavori pubblici del Comune di Gioia, possa e debba rispondere agli interrogativi presenti nell’interpellanza senza aver bisogno di tutti gli atti. Durante la discussione del 25, infatti, è emerso un carteggio interno tra Segretario Generale e Geom. Plantamura interessante. Carteggio in possesso della segreteria generale e quindi visionabile dal Geom. Plantamura. Le domande sono sempre le stesse: si tratta di lavori “complementari” o meno? Secondo la norma affinché i lavori vengano definiti complementari (e quindi per procedere con l’affidamento diretto senza previa pubblicazione di gara) necessita della “imprevedibilità” dei lavori stessi. Ma è emerso che la circostanza non era “imprevista”, poiché era noto a tutti che i lavori per la costruzione di 1.192 nuovi loculi necessitavano di 1.192 (e non 192) strutture in vetroresina. Bisognava, pertanto, per lavori di 890 mila euro, procedere a gara pubblica. Con enorme risparmio per l’Ente e la collettività, in quanto si sarebbe potuta individuare un’impresa che avrebbe proposto costi e migliorie vantaggiose. Come ha dimostrato l’ex Consigliere Vincenzo Lamanna, esibendo preventivi di altre imprese produttrici di box in vetroresina, con un risparmio di quasi il 50%. Perché non si è proceduto se non altro alla richiesta di diversi preventivi prima di affidare la gara? Infine, ci domandiamo: con i soldi propri e per lavori privati, il signor Sindaco e il Geom. Plantamura, avrebbero fatto la stessa cosa? Ovvero, affidare i lavori alla prima impresa disponibile senza prima chiedere preventivi ad altre per realizzare un maggior risparmio e una qualità migliore? La logica del “buon padre di famiglia”, soprattutto in epoca di ristrettezza economiche e di un’imposizione fiscale imposta ai cittadini alle stelle, non avrebbe richiesto maggiore prudenza nella gestione del pubblico denaro?

Domande alle quali speriamo di trovare risposta”. 

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