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LIBERA E LICEO: “RISPETTO E TUTELA DIRITTI UMANI”

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17.12.2010-dibattito-liberaNell’incontro “Rispetto e tutela dei diritti umani” organizzato da Libera in occasione della Giornata Nazionale dei Migranti presso l’auditorium del Liceo Scientifico R. Canudo nel corso della mattinata e nell’Aula magna del Liceo Classico P.V. Marone nel pomeriggio del 18 dicembre, si sono raccolte testimonianze importanti sull’argomento.

Relatori d’eccezione per un pubblico di studenti alquanto vario – erano infatti presenti classi dell’I.T.I.S. Galilei, studenti di media inferiore provenienti da un istituto di Castellaneta in “visita di orientamento” e classi di liceali – l’avvocato Luigi Paccione, presidente della Classlibera_intervento_rocco_fazio Action Procedimentale, l’avvocato Alessio Carlucci vicepresidente della stessa e moderatore del dibattito, la dottoressa Marina Labriola di Amnesty International, in sostituzione dell’avvocato Mario De Marco, assente per un impegno imprevisto ed Hafida Faridi, mediatrice culturale e raffinata poetessa magrebina.

Il dirigente professor Rocco Fazio ha salutato i presenti e sottolineato che la scuola non deve ne può insegnare solo discipline. Oggi ancor più che nel passato è importante prestare ascolto alle testimonianze e educare al rispetto di una società multiculturale cui approcciarsi con positività.

libera-intervento-carlucciAlessio Carlucci ha ricordato l’impegno di Libera, associazione creata da Don Ciotti e presente “dovunque c’è un sopruso, perché il diritto appartiene a tutti” e ringraziato Dina Montebello, Nicola Romanelli e Michele Gaudiomonte per aver organizzato l’incontro.

Due i personaggi cui fa riferimento: Bin Laden e Julian Assange, entrambi perseguitati con le stesse modalità, anche se il primo è ulibera-pubblicon efferato terrorista, mentre il secondo è un giornalista che ha osato rompere il muro di un omertoso silenzio e diffondere informazioni censurate dai potenti e delitti internazionali, come il disastro petrolifero ambientale in Azerbaijan, forse ancor più grave di quello americano, di cui nulla era dato sapere. Ed è a uomini coraggiosi come Julien, che rispettano il diritto all’informazione senza farsi corrompere, perseguitati con accuse inconsistenti, che Carlucci sente il dovere morale di dedicare l’incontro.

“La libertà – afferma Carlucci – rende liberi e la cultura è verità, è strumento nobile e indispensabile plibera_intervento_labriolaer conoscere e far conoscere la libertà”.

Marina Labriola ha ricordato i principi cui si ispira Amnesty International, creata nel 1961 da Peter Benenson, nel 1977 Premio Nobel per la Pace e da decenni in prima linea nella difesa dei diritti umani.

“I ricercatori di Amnesty International – dichiara Marina – vanno nelle carceri, nelle scuole di ogni paese, verificano che i diritti umani e le leggi siano rispettati. A fronte di violazioni gravi sottoscrivono un appello da far firmare nelle piazze a migliaia di persone, l’appello sarà poi inviato al governo del paese interessato, il quale è perfettamente consapevole di essere al vaglio dell’opinione pubblica e sotto gli occhi di tutti.”

libera-intervento_paccionePer Luigi Paccione ci sono ingiustizie che si riverberano su masse di popolazione.

“Una donna extracomunitaria che riceve per ben quattro volte un provvedimento di espulsione perché non ha l’autorizzazione a restare in Italia né i mezzi per tornare nel suo paese, può essere ritenuta responsabile di reato? Una sentenza di venerdì, 17 dicembre 2010 afferma di no, non si può esser colpevoli per il solo fatto di esistere. Non accetto che nel mio paese esista una legge che faccia vergognare di esistere un essere umano. Occorre che la militanza del sapere sia al servizio della comunità per contrastare il potere che si esprime in forma ingiusta e studenti-liceoviola i principi fondamentali dell’uomo. Occupandoci attraverso la class action degli ultimi, abbiamo messo il nostro sapere giuridico al loro servizio, per valorizzare l’altro, indipendentemente dal suo status sociale.

Bisogna intraprendere azioni senza porsi l’urgenza di vincere, nella sconfitta a tutela del giusto di una giusta battaglia, ci sono più insegnamenti di una vittoria raggiunta con un torto o conseguita con un atto di prepotenza del potere.”

Carlucci ha quindi letto una “rivisitazione” dantesca a cura di Alessandro ed alcuni aforismi di Gandhi che ben esprimono il rispetto dei diritti umani.

Hafida Faridi, presidente dell’Associazione italo – araba Aafak, riferendosi ai centri di reclusione per immigrati citati dall’avvocato Paccione, affelibera-hafidarma con accorata e vibrante emozione che molti immigrati vivono in sei in sottani privi di finestre, “vere e proprie prigioni”, condannati a questa triste “reclusione” dall’indigenza.

“C’è poca sensibilità se parliamo di casa, scuola lavoro. Il disagio è grande se comparato con altri  paesi come la Francia e l’America, dove gli immigrati vengono considerati una grande potenzialità per l’economia e la cultura e valorizzati nelle loro professionalità. Qui in Italia non si riesce neanche a convalidare un diploma! La prosperità di un paese dipende da come si comporta con le minoranze, valorizzare la diversità vuol dire puntare al suo rilancio, c’è molto da lavorare, il punto di partenza è riconoscerne i diritti”.

Quindi Hafida legge una sua poesia, “Il mondo delle delusioni”.

Il dirigente dell’I.T.I.S. Galilei, Giacomo Mondelli, invitato al tavolo della conferenza esprime alcune personali riflessioni sull’intercultura. “Non credo che essa permetta ad una nazione di essere più forte, penso che invece sia talvolta strumentalizzata, è il caso dei soldati di colore inviati in Afganistan. La scuola non può restare indifferentelibera-intervento-pubblico alla presenza di chi non è italiano nella costruzione delle competenze”.

Unico intervento da parte del pubblico, ridotto a causa del protrarsi dell’incontro oltre l’orario scolastico, quello di Donato Caricato il quale ha sottolineato come le denunce di Julien Assange fossero scontate. Molto si sapeva ed ancor più si sospettava e il mettere in piazza, o meglio riversare in web tanti veleni non ha fatto bene a nessuno, in primis allo stesso giornalista, perseguitato come un criminale.

“Talvolta – commenta Carlucci in risposta all’intervento – la verità può anche rivelarsi inutile ed inopportuna, ma è doveroso garantire la libertà di informazione in uno stato di diritto”.

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