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TASSE. ANCORA LACRIME E SANGUE MA SOLO PER I MENO RICCHI

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tasse - bastaChi non ha avuto motivo di manifestare ed essere presente ieri, 6 settembre, in via Roma alle 17, contro l’aumento delle tasse? Presto detto! Tutti i politici che hanno votato a favore di questo aumento in Consiglio comunale il 18 agosto, sindaco e assessori in testa, anche perché, tranne pochissime eccezioni, sono tra coloro che ne trarranno beneficio, insieme ai fortunati possessori di case di lusso e ai costruttori con case invendute, tutti “graziati” dal provvedimento.

Ed ovviamente l’entourage clientelare che vi gira intorno, insieme ai cittadini ignari (quelli che scopriranno il danno al momento di pagare) e a chi ha altro a cui pensare.

E che non si venga a dire che questo aumento serve per garantire servizi! Questa bufala sarebbe credibile se tasse - bastasi fossero eliminati gli sprechi (quasi un milione di euro regalati alla Ce.r.in per riscossione tributi e tasse, costose consulenze, spese pazze…)!

La verità è che da sempre il potere accresce la sua forza contando sull’ignoranza di chi è governato, che spesso non sa o crede alle bugie propinate dal palazzo.

Quanti si sono fermati alla semplice notizia che sono state applicate le aliquote massime consentite, ovvero il 10,60 per mille dell’IMU sulle altre abitazioni (aliquota ordinaria), il 6 per mille sulle abitazioni principali di lusso, classificate nelle categorie A1-A8 e A9 e – per quanto riguarda la TASI (i così chiamati servizi indivisibili) – il 2,5 per mille da applicare solo sulle restanti abitazioni principali?

Chi si è accorto che i possessori delle abitazioni princ688103_camion-protestaipali di lusso non solo si ritrovano con una IMU abbassata di ben oltre quattro punti, dal 10,60 per mille del 2012 al 6 per mille per il 2014, ma in più non pagheranno la TASI e godranno di una detrazione di 200 euro?

Allora chi è che è stato realmente penalizzato dalle decisioni prese in Consiglio?

I possessori di abitazioni principali e relative pertinenze (C2-C6 e C7) con rendite catastali complessive fino ai 600 euro, in particolare che ha una sola casa. Su di loro si abbatterà la TASI, ovvero l’ex IMU mascherata.

Infatti, le detrazioni fisse di 200 euro, più i 50 euro per i figli presenti nel nucleo fino a 26 anni (per un massimo di 400 euro), previste per l’IMU, che fungevano da abbattimento, in diversi casi del 100% dell’aliquota, sono come per incanto sparite, ma non pe1780783_10201246978112953_1419262986_nr le abitazioni di lusso. In questo caso resta la detrazione di 200 euro pari a quanto avrebbe pagato di TASI un comune mortale su una rendita di 476 euro!

Per l’esattezza sono state sostituite quest’anno da una detrazione di 40 euro, che copre solo una rendita pari a 96 euro, ma che potranno utilizzare solo i possessori di fabbricati con rendite complessive non superiori ai 300 euro, ovvero neanche il ceto medio basso oggi ridotto in povertà grazie anche a questi aumenti di tasse.

Superato questo tetto, anche di un solo euro, la detrazione la si perde per intero e al danno, in questo caso, si aggiunge la beffa.

L’anno scorso, i servizi indivisibili (oggi chiamati TASI) sono stati pagati con la TARES ed erano calcolati sulla base di 30 centesimi al metro quadro.

100mq corrispondevano quindi a 30 euro, 150mq a 45, 200mq a 60 e così via. Oggi, li si paga sulla rendita catastale. Quindi, per una abitazione – ipotizziamo – di 120mq con una rendita pari a 500 euro, il contribuente pagherà 210 euro a fronte dei 36 pagati l’anno scorso con la Tares e ai 34 pagati come MiniIMU, sempre nel 2013.Chi-paga-la-Tasi-2014

Per non parlare delle detrazioni perse!

Chi nel 2012, con l’IMU al 5 per mille, per una rendita di 238 euro (senza figli), 298 (con un figlio) e 357 (con due figli), facenti parte del nucleo familiare, non ha pagato nemmeno un centesimo, oggi, per una TASI, pari al 50% dell’IMU di allora, pagherà rispettivamente 60 euro (senza figli), 85 (con un figlio), oppure 150 (con due figli).

E questi sono fatti e dati, non supposizioni! Chi ha deciso di restare a casa o altrove e non è sceso in piazza o in corteo, deve sapere che con la sua assenza ha dato forza a politicanti che la gente comune preferiscono “comprarla” piuttosto che aiutarla.

 

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