CACCIA RUSSI SORVOLANO SPAZIO AEREO EUROPEO-video
“L’allarme era già arrivato dalla Nato. Venerdì i Typhoon della Royal Air Force, che si sono levati in volo dalla base di Lossiemouth in Scozia, hanno intercettato un bombardiere russo Tu-95 mentre si avvicinava allo spazio aereo britannico. A darne notizia è la Difesa di Londra. Si tratta del secondo passaggio in prossimità dei cieli britannici di velivoli militari russi nell’arco degli ultimi tre giorni.
Mercoledì 29 ottobre, infatti, la Nato aveva registrato alcune azioni militari aeree russe sul Mar del Nord, Mar Baltico, Mar Nero e Oceano Atlantico. Almeno 26 voli in 24 ore. Nella prima mattinata otto caccia russi avevano sorvolato lo spazio aereo internazionale sul mar del Nord, avvicinandosi alla Norvegia. Due di essi avrebbero poi proseguito verso l’Oceano Atlantico. Nel pomeriggio altri quattro caccia russi si erano diretti verso il Mar Nero. Infine sarebbe stata la volta del Mar Baltico. In tutti e quattro i casi, i caccia si sono mantenuti nello spazio aereo internazionale. In risposta a questa attività militare russa, alcuni aerei dei paesi Nato si sono alzati in volo, da località diverse: Portogallo, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Gran Bretagna, Germania e Turchia, con l’obiettivo di intercettarli e spingerli a rientrare alle basi. In particolare, gli otto caccia russi (quattro Tu-95 Bear H -bombardieri strategici, e quattro Il-78 – aerei cisterna) sono stati intercettati, dagli F-16 norvegesi, mentre sorvolavano in formazione il Mar del Nord e l’Oceano Atlantico. Sei veicoli sono poi tornati indietro, mentre due hanno continuato, sorvolando parallelamente la costa della Norvegia.
Gli altri quattro caccia russi, intercettati dall’aviazione turca sul Mar nero, nel pomeriggio, erano due bombardieri sempre T-95 e due SU – 24, mentre i sei che hanno sorvolato il mar Baltico, intercettati dagli F-16 portoghesi erano, 2 Mig – 31, 2 SU -27 e 2 SU-24. Nella nota della Nato si legge che nel corso del 2014 i russi hanno eseguito circa 100 manovre aeree: un numero decisamente superiore a quello del 2013. Questi voli potrebbero rappresentare un potenziale rischio per l’aviazione civile, afferma la nota della Nato, in quanto non dispongono di piani di volo e non usano il transponder. Ciò significa che gli aerei di linea potrebbero non vederli e non essere in grado di assicurare che non interferiscano con i voli civili. L’Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo) ha comunicato che non vi sono pericoli per l’Italia. Non vi è stato d’allerta e i voli militari russi non hanno solcato i cieli italiani”.
(fonte blastingnews-corriere)